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21 Ago 2017 17:12 - Extra
L’estate in cui ci lasciarono Jerry Lewis e Paolo Villaggio: risate e tennis in tasca
Due immensi attori, due veri appassionati di tennis. Dallo "Scolapasta d'oro" con Tognazzi a....
di Redazione
di Salvatore Sodano
L’estate del 2017 la ricorderemo oltre che per il grande caldo anche per la perdita di due grandi Star del cinema comico: Jerry Lewis e il Rag. Ugo Fantozzi alias Paolo Villaggio. Due grandi attori comici, lontani geograficamente, ma uniti nella passione per il tennis.
Il popolare comico americano riuscì a coinvolgere il tennis in molte delle sue gag cinematografiche, come anche accadde per Villaggio, talvolta tirandovi dentro partner di lavoro, quali furono Dean Martin e il mitico Rag. Filini alias Gigi Reder. Memorabile la partita a tennis impugnando improponibili racchette dell’800, su un campo avvolto dalla fitta nebbia, scena tratta dal film capostipite della saga fantozziana del 1975, con la regia di Luciano Salce.
Non da meno sono state le gag di Jerry Lewis nei suoi film: The big mouth (1967), fu lanciato con una locandina che lo traeva alle prese col tennis. In realtà, la passione per la racchetta da tennis iniziò già negli anni ’50, quando lo praticava col suo amico e partner di lavoro, Dean Martin, tra un ciak e l’altro trovavano anche il tempo di una partita. Di certo, per i due personaggi, non sono mancate le ospitate tra le tribune dei tornei più famosi al mondo: per Villaggio, quasi una presenza fissa agli internazionali d’Italia e all’evento tennistico di casa Tognazzi a Torvaianica, lo Scolapasta d’oro, ma non solo per divertire gli ospiti, a volte, sceso in campo, riusciva con smorzate a porta via punti all’avversario, gesta capaci di far uscire fuori dai gangheri un tipo tranquillo come Raimondo Vianello. Probabilmente, anche il geniale Jerry, in tempi assai remoti, amava praticare il gioco del tennis con i suoi amici fuori dai set cinematografici.
Ora a noi per ricordarli ci basta guardare un loro film, uno sketch, li abbiamo apprezzati in vita soprattutto per la loro bravura cinematografica e per averci fatto sorridere tanto. Ma è risaputo che le star del cinema sono immortali: a noi oggi piace immaginarli ancora con la racchetta in mano da qualche parte nell’azzurro del cielo.