In una conferenza stampa, annunciata qualche giorno fa, Novak Djokovic ha annunciato che a causa dei problemi fisici che lo hanno costretto al ritiro a Wimbledon ha deciso di chiudere ora, con quattro mesi di anticipo, il suo 2017. Il problema al gomito dunque si rivela più serio del previsto e il serbo tornerà a giocare soltanto nel 2018; curiosamente l’annuncio del forfait per il resto della stagione arriva il 26 luglio, lo stesso giorno in cui un anno fa fu Roger Federer a dire “stop” per tutta la restante parte di 2016. Djokovic chiude l’anno con un bilancio di 32 vittorie e 8 sconfitte, due tornei vinti (i 250 di Doha e Eastbourne) e un rendimento insufficiente negli Slam: secondo turno in Australia e quarti di finale sia a Parigi che a Wimbledon, bisogna tornare indietro fino al 2006 per ritrovare un’altra annata senza semifinali Slam.
Nella diretta Facebook il serbo ha annunciato che per un paio di mesi svolgerà soltanto lavoro atletico: “Dopo un paio di mesi senza toccare la racchetta, penso che potrò ricominciare ad allenarmi. Ho intenzione di ricostruire il mio corpo e il mio gioco al meglio. Wimbledon è stato probabilmente il torneo più duro per me. Ho provato molto dolore. Il problema al gomito mi ha spinto a rivolgermi ai maggiori esperti del settore, specialmente negli ultimi due mesi, quando ho percepito un peggioramento dell’infortunio. Tutti hanno concordato nel consigliarmi un periodo di riposo. Purtroppo non è un infortunio per cui esistono rimedi a breve termine, devo attendere che la naturale riabilitazione faccia il suo corso. A livello professionale ovviamente non è una decisione semplice per me, ma sto cercando di trovare gli aspetti positivi. Credo che ogni cosa nella vita accada per un motivo e quindi cercherò di utilizzare questo periodo al meglio. Tra poco più di un mese io e Jelena diventeremo ancora genitori. Userò questi mesi anche per testare differenti metodi di riabilitazione”.
Al suo rientro in campo ci sarà ancora Andre Agassi al suo fianco: “Sarà con me anche l’anno prossimo. Voglio anche ringraziarlo per essere stato con me quest’anno, per aver condiviso con me la sua esperienza. Non vedo l’ora di tornare ad allenarmi con lui e di vederlo nel mio box nei grandi tornei”.
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