Ilie Nastase ha conosciuto il suo destino dopo la sospensione a seguito dei fatti avvenuti nel weekend di Fed Cup tra Romania e Gran Bretagna giocato a metà aprile nel paese centroeuropeo. L’ex numero 1 del mondo, in veste di capitano della selezione rumena, aveva prima provocato la collega della squadra rivale, Anne Keothavong, chiedendole in quale stanza alloggiasse, poi sempre al venerdì rivolse una battuta fuori luogo sul futuro bambino di Serena Williams, interrogandosi su quale colore della pelle avrà.

Poi, nella giornata del sabato, fu espulso dalla panchina nel corso del secondo singolare quando la sfida tra Sorana Cirstea e Johanna Konta venne sospesa a causa degli insulti che rivolse alla giocatrice avversaria e di nuovo a Keothavong. Konta scappò nello spogliatoio in lacrime e ci vollero 20 minuti prima che la situazione rientrò, con Monica Niculescu che divenne capitano della propria nazionale.

Nastase, dopo quel fine settimana, fu sospeso dall’ITF, bandito dagli eventi WTA e esonerato dal ruolo di capitano della selezione rumena. In questi giorni, la federazione internazionale ha emesso il verdetto definitivo: Nastase non potrà avere più incarichi ufficiali fino al 31 dicembre 2020.

“Nastase è colpevole di aver violato la politica in materia di welfare della Fed Cup e i regolamenti Itf durante l’incontro tra Romani e Gran Bretagna”, si legge sul sito della Federazione. “In particolare, Nastase ha fatto un commento sul figlio non ancora nato di Serena Williams molto inadeguato e razzista. Inoltre, ha fatto commenti di natura sessuale su Anne Keothavong, capitano della squadra britannica, e ha minacciato un membro della stampa accreditata”, precisa la ITF. “Il romeno”, continua, “ha offeso i membri della squadra britannica”. Detto ciò “Nastase è sospeso dall’agire in tutte le competizioni ufficiali Itf dal 23 aprile 2017 (data della sospensione temporanea) fino al 31 dicembre 2020″. L’ex campione è stato pure multato con 10.000 dollari di ammenda. Adesso Nastase ha 21 giorni per presentare appello.