ATP Atlanta: fuori Sock, avanti facile gli altri favoriti

Giornata di quarti di finale ad Atlanta: il numero uno del seeding viene spazzato via da Kyle Edmund, mentre vincono facilmente i rispettivi match Isner, Muller e Harrison.

Ad Atlanta il tabellone si allinea alle semifinali. Nella giornata di ieri, infatti, sono scesi in campo gli otto protagonisti dei quarti di finale, i quali hanno dato vita a match abbastanza veloci e poco lottati. Sembrava potesse profilarsi una final four tra le prime quattro teste di serie, ma nell’ultimo incontro di giornata ad essere eliminato è stato proprio il primo dei favoriti: Jack Sock.

Ad aprire il programma è stato Gilles Muller, testa di serie numero tre, contro il qualificato americano Tommy Paul. La prima manche è la più lottata, con il lussemburghese costretto per primo ad annullare tre palle break ma salvandosi in un game interminabile da 17 punti. Paul sembra tenere la propria battuta più tranquillamente dell’avversario ma è lui il primo a cederla, e lo fa sul 3-4 alla terza palla break. Da lì è un assolo di Muller, che lascia appena un game al meno quotato avversario (grazie anche al servizio dal quale ottiene ben 16 ace) e chiudendo con assoluta tranquillità per 6-3 6-1.

Segue John Isner, fresco vincitore di Newport, che dà vita all’incontro meno a senso unico della giornata contro Lukas Lacko. Il numero due del seeding, nonostante un servizio con pochi eguali nel circuito, è il primo a dover evitare di cedere la battuta nell’ottavo gioco, annullata brillantemente (naturalmente) con una battuta vincente. Per il resto, solo il terzo gioco del primo set termina ai vantaggi, ma l’americano è bravo a piazzare gli allunghi decisivi nei momenti cruciali: nel primo parziale strappa allo slovacco la battuta a zero sul 5-5 e nel secondo sul 4-4, andando in entrambi i casi a chiudere con il servizio nel game successivo. Isner aprirà il programma di oggi contro Gilles Muller.

Finisce la favola di Christopher Eubanks, il 21enne americano numero 461 del ranking ATP al primo quarto di finale della carriera nella sua città natia. Lo elimina Ryan Harrison in un match che ha poco da raccontare: Eubanks tiene solo tre volte la battuta, tradito dalla pressione che lo ha reso un po’ frettoloso (soprattutto nelle discese a rete) e dal servizio con il quale commette ben dieci doppi falli e non riesce ad incidere né con la prima né (soprattutto) con la seconda. Harrison, dal canto suo, fa il compitino e tanto basta per poter uscire vittorioso dal campo dopo appena cinquantasei minuti di gioco.

La sorpresa di giornata arriva in chiusura di programma, quando Jack Sock viene sconfitto dal britannico Kyle Edmund. Eppure, a partire meglio è stato proprio il numero uno del seeding, il quale ottiene il primo break dell’incontro nel settimo gioco. Ma dal game successivo si spegne: subisce due break di fila e perde il set 6-4; da quel momento in poi si disunisce e non rientra più in partita, racimolando un solo game nel parziale successivo. Nemmeno una interruzione di 20 minuti e un medical time out chiamato da Edmund hanno salvato l’americano, che non riesce a far male con l’arma miglior di cui è dotato: il servizio. Molto bravo il britannico, che stanotte giocherà la seconda semifinale ATP della carriera.

Risultati quarti di finale:

[3] G. Muller b. [Q] T. Paul 6-3 6-1
[2] J. Isner b. L. Lacko 7-5 6-4
[4] R. Harrison b. [WC] C. Eubanks 6-1 6-2
[5] K. Edmund b. [1] J. Sock 6-4 6-1

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