Nel Challenger di Nottingham, torneo da 127.000 dollari di montepremi che si disputa in contemporanea con l’evento WTA International, è accaduto un episodio che ha dell’incredibile.
Bridan Klein, tennista australiano naturalizzato britannico, era indietro 6-3 5-4 e servizio per Sam Groth nel match di secondo turno e mentre l’australiano serviva per il match ha avuto la chance per riportare tutto in parità. Groth, sul 30-40, ha servito un’ottima prima a cui l’inglese non ha saputo rispondere in campo e dopo l’errore, mentre Mohammed Layhani annunciava la parità, ha urlato “stupid, stupid person! idiot!” (“sei stupido, una persona stupida! idiota!”). Il gesto è stato punito dal giudice di sedia con un game di penalità, che in quel momento voleva dire gioco, partita ed incontro per l’australiano ex top-50 del mondo.
Mentre l’arbitro recitava la formula “warning mister Klein…” il britannico ha reagito guardandosi intorno incredulo, lasciando la racchetta. Layhani ha spiegato il motivo della punizione: “Non puoi rivolgerti a nessuno in quel modo, non puoi dare dello stupido a nessuno”. Klein cercava di spiegare che l’offesa non fosse rivolta a lui (l’arbitro). “Doesn’t matter…” (“non importa”) è stata la risposta del giudice di sedia. Lo stesso Klein, nel 2009, fu squalificato per sei mesi dopo aver rivolto un’espressione razzista nei confronti dell’avversario del match nel Challenger di Eastbourne (Raven Klaasen) commenti razzisti.
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