Rafael Nadal corona un sogno mettendo il decimo sigillo personale al torneo che ama di più , segnando un record che ha un peso specifico paragonabile a quello dei 18 Slam complessivi conquistati finora da Roger Federer, ma che a differenza di quest’ultimo, appare per chissà quanto tempo imbattibile per chiunque.
A Nadal, nella specifica circostanza spetta la lode per la straordinaria capacità che ha avuto, a 31 anni, lavorando duramente, di risollevarsi dopo l’ennesima serie di infortuni che l’hanno colpito lo scorso anno e tornare ai massimi livelli sulla superficie prediletta, nel momento più importante, riaffermando nei confronti di tutti gli avversari una superiorità spesso imbarazzante, che in prospettiva gli restituisce in pieno quella “aura” di imbattibilità che sembrava fino a pochi mesi fa definitivamente svanita.
Il particolare valore dell’impresa di Nadal marca un edizione del torneo che altrimenti sarebbe stata ricordata soltanto per l’impresa della Ostapenko fra le donne. In realtà nel tabellone maschile abbiamo assistito a poche incontri veramente appassionanti, come dimostrano i dati delle 15 partite disputatesi dagli ottavi in poi che in ben 11 casi, compresa la finale, si sono esaurite velocemente in tre set o meno a causa di due ritiri molto precoci. L’unico match attraente della seconda settimana è stata la semifinale decisa al quinto set tra Wawrinka e Murray, durata oltre 4 ore e mezza in cui lo svizzero ha però esaurito le riserve nervose che sarebbero state indispensabili per rendere la finale un po’ più combattuta.
Che succederà adesso? Sembra di essere tornati indietro di un decennio allorché il duopolio Federer- Nadal dominava senza interferenze. Dall’inizio dell’anno i due si sono spartiti 6 dei 7 principali appuntamenti svoltisi fin qui (con un bilancio in perfetta parità (uno Slam e 2 Master 1000 a testa) con l’unico bersaglio mancato relativo al torneo romano che ha consacrato il potenziale del giovane Zverev. Nella Race Nadal è numero 1 e Federer è numero 2 per cui l’appuntamento sull’erba di Wimbledon si carica di aspettative, sia in funzione della corsa al numero 1 del mondo a fine anno, sia perché il risultato di ieri rilancia Nadal nella corsa al record di vittorie negli Slam detenuto per ora da Roger Federer con 18 successi:
Altri numeri
1– Per la prima volta Tsonga esce in uno Slam al primo turno dagli Australian Open 2007.
2– entrambi i finalisti del torneo erano over 30. Nell’Era Open era accaduto a Parigi una sola volta, nel 1969, con Laver (30 anni) che superò Rosewall (34 anni).
3– i tennisti approdati in semifinale senza perdere neppure un set nei 5 incontri disputati: Nadal , Wawrinka e Dominic Thiem. È la prima volta in assoluto che ciò accade a Parigi, mentre a livello di slam non accadeva dal 1988 quando agli Australian Open ci riuscirono Pat Cash, Ivan Lendl e Mats Wilander.
3– le edizioni del torneo vinte da Nadal senza perdere nemmeno un set (2008-10-17)
4 – le finali di Wawrinka in tornei dello Slam con 3 successi (Australian Open 2014, Roland Garros 2015 e US Open 2016)
7– i ritiri nel tabellone maschile. I più pesanti quello di Carreno Busta nei quarti contro Nadal che era avanti 6-2 2-0 e quello di Anderson negli ottavi contro Cilic che conduceva 6-3 3-0.
9– le partite vinte in carriera al quinto set da Wawrinka a Parigi, a fronte di due sole sconfitte.
17– le partite decise al quinto set. Solo in 2 casi, entrambi al primo turno,il vincitore ha rimontato 2 set di svantaggio (Estrella Burgos con Gabashvili e Trungelliti con Halys)
19– gli scontri diretti in carriera tra Nadal e Wawrinka. Il bilancio aggiornato è di 16-3 a favore dello spagnolo.
22– le finali Slam giocate da Nadal. Il bilancio è di 15 vittorie e 7 sconfitte
29 anni e 125 giorni: l’età media dei quattro semifinalisti che sono i più “vecchi” della storia del Roland Garros dopo i quattro del 1968– Rosewall, Gimeno, Gonzales e Laver – con 33 anni e 224 giorni.
35– i games persi da Nadal nel corso del torneo: trattasi della seconda miglior performance dopo quella di Borg del 1978:
43– le nazioni rappresentate nel tabellone maschile; dato che uguaglia il record assoluto stabilito nel 2015
49 – gli over 30 presenti nel tabellone maschile. Furono 50 lo scorso anno
53– i titoli vinti sulla terra rossa da Nadal, recordman assoluto della specialità.
68– i tie break giocati. Il record risale al 2011 (71)
73– i tornei vinti in carriera da Nadal (4 i successi in stagione). Prossimo obiettivo McEnroe.
233- le partite vinte da Djokovic negli Slam. Uguagliato Connors. Meglio solo Federer fermo a 314.
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