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Statistiche della settimana: Wawrinka e Tsonga profeti in patria, Stosur salva lo scettro

Settimana interlocutoria in attesa dell’inizio dell’appuntamento parigino che segna il giro di boa di una stagione che, per effetto della affermazione di Alexander Zverev a Roma, si è d’incanto rianimata trovando nuovi stimolanti motivi d’interesse. Tra le statue del Foro Italico si è rotta la membrana elastica che rimandava “ il cambiamento”, respingendo ogni tentativo di incursione da parte della next generation e in ogni caso di chi dovrà caricarsi la responsabilità per il futuro di non far rimpiangere troppo i mitici campioni degli ultimi 15 anni.
Nadal non c’è l’ha fatta a mantenere da solo inviolata la porta del regno dei Fab Four . Ha resistito fino ai quarti di finale di Roma dopo aver vinto 17 partite consecutivi sulla amata terra , per cedere alla fine ad un ispiratissimo Thiem che poi ha pagato lo stress in semifinale, spazzato via da un Djokovic che ha tentato di emergere dal grigiore in cui galleggia da un anno venendo tuttavia meno all’ultimo atto, e lasciando via libera al giovanissimo tedesco che a questo punto è atteso ad un pesantissimo esame di laurea sul Philippe Chatrier.

Tornando alla settimana appena conclusasi, in campo femminile ha saputo trarne profitto l’olandese Bertens che, a 25 anni, si conferma campionessa a Norimberga dopo la vittoria del 2016 e alza il suo terzo trofeo in carriera avendo vinto in precedenza anche a Fes nel 2012. Con questo risultato la tennista di Wateringen ottiene la sua miglior classifica salendo in diciottesima posizione.
In finale l’olandese ha superato facilmente la ventunenne ceca Krejcikova (numero 254) proveniente dalle qualificazioni, che giocava il suo primo torneo WTA. La ceca è la quinta tennista che approda quest’anno a una finale del circuito maggiore, provenendo dalle qualificazioni:

L’altro torneo femminile che si è svolto a Strasburgo si è concluso con un inedito derby australiano in finale tra la decana Samantha Stosur (anni 33) e la imprevedibile quanto pimpante Gavrilova che deve rimandare il sogno di diventare numero 1 d’Australia, cosa che sarebbe successa se avesse vinto il torneo, scippando così il primato proprio alla Stosur che lo detiene ininterrottamente dal 13 ottobre 2008 (450 settimane).
Non si registrava una finale tra australiane nel circuito maggiore dal torneo di Sidney del 2005 quando la Molik superò proprio la Stosur che in quella circostanza giocava la sua seconda finale in carriera subito dopo quella di Gold Coast persa contro la svizzera Schnyder.

In campo maschile Tsonga riafferma la supremazia dei transalpini nei tornei in patria imponendosi per la prima volta a Lione. Per il tennista di Le Mans trattasi dell’ottavo successo “in casa” su 15 vittorie complessivamente ottenute in carriera.

In finale Tsonga ha superato Berdych che a sua volta riassapora il gusto di una finale che gli mancava da Shenzhen dello scorso anno dove si impose su Gasquet. Il bilancio degli scontri diretti tra Tsonga e Berdych si mantiene però nettamente a favore del ceco (8-5).

L’aria di casa fa bene anche a Wawrinka che a Ginevra rompe un digiuno di vittorie che durava dagli Us Open dello scorso anno. Gli ha dato filo da torcere in finale Mischa Zverev che, sull’onda dello straripante successo del fratello minore, ha trovato una convinzione nei propri mezzi mai avuta, che lo rende in ottica Roland Garros, dove sarà testa di serie numero 32, sulla strada di Djokovic , una delle mine vaganti più insidiose.

Per i colori azzurri notizie incoraggianti solo dalle qualificazioni di Parigi dalle quali sono usciti con successo ben 3 nostri rappresentanti : Bolelli e Napolitano tra i maschi e Sara Errani tra le donne, andando così a rinfoltire una pattuglia che altrimenti sarebbe stata ai minimi storici dal 1979. In particolare la tennista romagnola, così come la promettentissima ceca Vondrousova (classe 99), numero 94 del mondo, hanno “passeggiato” nei 3 incontri disputati, lasciando alle avversarie appena 7 games.

Altri numeri

5. le vittorie consecutive dell’australiana Gavrilova in altrettanti confronti fin qui disputati contro la francese Garcia, battuta in semifinale a Strasburgo questa settimana.
10. i tornei disputati da Seppi (comprese qualificazioni e Challenger) a partire da quello di Sofia disputato a febbraio, senza riuscire a vincere due partite di seguito.
12. le finali tra tennisti over 30 disputate quest’anno (furono in tutto 19 lo scorso anno). In 5 occasioni entrambi i finalisti hanno superato i 30 anni:

Giancarlo Di Leva

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