La settimana interlocutoria che precede la grande accoppiata Madrid-Roma ha offerto verdetti interessanti: il rilancio di Cilic e di Alexander Zverev e la conferma dei progressi dello spagnolo Carreno Busta.
Marin Cilic che non aveva ancora alzato un trofeo nella stagione in corso , si è imposto a Istanbul giocando un torneo perfetto senza perdere un set e lasciando agli avversari 23 games in quattro confronti. Partito come secondo favorito del seeding, ha sconfitto in finale Raonic alla sua prima finale sulla terra rossa. Per il tennista croato trattasi del diciasettesimo trofeo vinto in carriera , il secondo sulla terra rossa dopo Umag 2012. Con questo successo anche Cilic (dopo Nadal con le decime vittorie a Montecarlo e Barcellona) centra un “10” diventando, tra i giocatori in attività, l’unico dopo i mitici Fab Four, ad aver vinto almeno un torneo per 10 anni consecutivi o più.
A Monaco di Baviera, nel torneo di casa, il ventenne Alexander Zverev che non aveva entusiasmato nelle prime due uscite sulla terra rossa (Montecarlo e Barcellona) s riscatta conquistando il suo terzo trofeo in carriera (secondo di quest’anno dopo Montpellier), primo sulla terra rossa al secondo tentativo dopo la finale di Nizza dello scorso anno. Il tennista tedesco consolida il ruolo di numero 1 della Next Generation e, per la prima volta, si ritrova in classifica anche davanti a Nick Kyrgios che rappresentava ufficialmente il nuovo che avanza prima di diventare un over 21 (ha compiuto 22 anni il 27 aprile scorso). Zverev precede l’australiano anche nella Race (13, l’australiano è numero 15).
Nel terzo torneo Atp in programma nella settimana svoltosi a Estoril in Portogallo, si è imposto Carreno Busta al suo primo centro quest’anno, terzo in carriera. Lo spagnolo conferma i progressi evidenziati da inizio stagione che gli hanno consentito di salire in classifica dal trentesimo posto all’inizio dell’anno fino alla diciottesima piazza di oggi che rappresenta il suo best ranking. In finale il tennista di Gjion ha avuto la meglio sul sorprendente lussemburghese Muller che a 34 anni (li compie oggi) ottiene il suo best ranking (26).Tra i tennisti in attività che hanno ottenuto la loro miglior classifica superati i 30 anni, in termini di performance è al quinto posto (il nostro Lorenzi è al settimo posto):
Note azzurre
La settimana azzurra in campo maschile era cominciata con la piacevole sorpresa del superamento delle qualificazioni per la prima volta in carriera in un torneo maggiore da parte di Caruso e Bellotti, presenti rispettivamente a Estoril e a Istanbul , ma si è poi chiusa con un bilancio complessivo di 5 sconfitte su 5 incontri disputati. Se i predetti si sono difesi onorevolmente (2-6 3-6 per Caruso contro l’ex top 10 Anderson e 6-3 6-7 0-6 per Bellotti contro il brasiliano Dutra Silva), viceversa sono mancati i nostri principali alfieri: a Monaco, nel turno di esordio Fognini è stato travolto dall’argentino Pella che aveva regolato nel quinto drammatico e decisivo match di Coppa Davis a Buenos Aires e Seppi non c’è l’ha fatta col quel terraiolo incallito di nome Zeballos con cui non perdeva dal 2010 mentre Lorenzi nel primo turno a Istanbul ha ceduto a sorpresa di fronte all’emergente serbo Djere , numero 153 del mondo, sprecando, almeno per il momento, l’occasione di ritoccare il suo best ranking (35).
Ma ci sono anche notizie liete che arrivano dal circuito Challenger dove si registra una doppietta azzurra con tre italiani in finale. Stefano Travaglia( 25 anni) dopo tutti gli infortuni che lo hanno condizionato negli ultimi anni, ottiene il successo più importante della sua carriera vincendo a Ostrawa in Rep. Ceka battendo avversari esperti e quotati come gli spagnolo Ramirez Hidalgo e Carballes Bueno prima di superare in semifinale la testa di serie numero 2 il ceko Pavlasek (106) e in finale Marco Cecchinato al termine di un match molto combattuto (6-2 3-6 6-4 il punteggio finale). Si è trattato del secondo derby azzurro dell’anno in una finale Challenger dopo quella tra Fabbiano e Berrettini a Quanzhou in Cina. Con questo risultato Travaglia torna tra i top 200 dopo oltre 2 anni, ottenendo il suo best ranking (165) grazie a un salto di 43 posizioni. L’Asia si addice a Thomas Fabbiano che a Gimcheon in Corea del Sud vince il suo quarto Challenger in carriera , secondo quest’anno dopo quello di Quanzhou. È un ulteriore iniezione di fiducia per il tennista di Grottaglie che aspira a tornare nei Top 100 dopo la fugace apparizione dello scorso anno (98 nella settimana iniziata il 4 aprile) .
Ed ora tuffiamoci in quel di Madrid dove gli italiani non hanno cominciato male con Vinci e Fognini vittorioso anche se ad attenderli ci sono Nadal e Halep.
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