Se a Nicola Pietrangeli spetta la palma di ultimo italiano ad aver vinto il torneo di Montecarlo nel 1968 imponendosi con un duplice 6-2 su Alexandre Metreveli, il più forte tennista dell’era sovietica (terzo trionfo per Nic dopo quelli del 1967 e del 1961), Corrado Barazzutti è invece l’ultimo azzurro ad aver raggiunto la finale.
Corre l’anno 1977, sui campi del Country Club si disputa la 71ma edizione del torneo monegasco, tappa del circuito WCT. Il tabellone presenta un carnet di alto profilo, in cui spiccano nomi quali il campione uscente Guillermo Vilas (vincitore nel 1976 sul polacco Wojciech Fibak, anch’egli presente), Bjorn Borg, l’olandese volante Tom Okker, Manuel Orantes, Jan Kodes, Ion Tiriac, Eddie Dibbs, e gli italiani Adriano Panatta e Corrado Barazzutti. Il primo turno sorride ai due azzurri: Adriano si sbarazza con un 6-4 in fotocopia dello svedese Birger Andersson; Corrado liquida 6-4 6-3 Tom Okker. Nei quarti le ambizioni del nostro numero uno s’infrangono contro il muro granitico eretto da Guillermo Vilas che domina e s’impone per 6-4 6-2. Barazzutti impiega invece due ore e un quarto per piegare la resistenza di Balasz Taroczy: match tiratissimo fatto di lunghi scambi nei quali emerge la regolarità del friulano: 4-6 6-4 6-1 il punteggio.
Corrado vola in semifinale dove trova Jan Kodes, vincitore in due set su Fibak. Grande interesse suscita l’altra semifinale che propone un attesissimo confronto tra il detentore del titolo Guillermo Vilas e Bjorn Borg, cui Montecarlo non ha mai finora sorriso nonostante lo abbia visto finalista nel 1973, sconfitto però da Ilie Nastase. Partita senza storia: lo svedese lascia infatti al poeta argentino la miseria di appena cinque giochi e archivia la pratica 6-2 6-3. Nella seconda semifinale, dopo un buon avvio Corrado subisce il ritorno di Kodes, che mette a segno un break e intasca il primo set 6-4. Sull’orlo del baratro, Barazzutti salva tre matchpoint e riesce a portare il set al Tie-Break che si aggiudica 8-6. Tutto rimandato quindi alla terza partita dove il match scorre all’insegna dell’equilibrio. Quando il Tie Break sembra essere ormai inevitabile, il friulano con una serie di passanti precisi strappa il servizio a Kodes e conquista la finale con il punteggio di 5-7 7-6 7-5.
Di fronte alla strapotere dell’Orso svedese, in finale Corrado fa quello che può. Nel primo set Borg scappa via sul 5-0, ma l’azzurro finalmente si scioglie e infila tre giochi consecutivi. Poi però lo scandinavo decide che basta così e chiude. Molto più combattuto il secondo set: sul 5-5 Barazzutti manda fuori la volèe del 6-5 e spreca un’occasione d’oro che paga a caro prezzo. Borg mette a segno il break e si aggiudica il secondo set 7-5. Sfiduciato, l’azzurro crolla nel terzo in cui non rimedia nemmeno un game. Finisce 6-3 7-5 6-0. Bjorn Borg per la prima volta è principe a Montecarlo. Per lui arriveranno altri due successi, nel 1979 e 1980. Corrado Barazzutti, seppur sconfitto è un giocatore in piena ascesa: una decina di giorni dopo vince il secondo ATP della carriera battendo in finale Eddie Dibbs sul sintetico del Carolinas International Tennis di Charlotte in North Carolina. In quella stagione conquista anche l’Open di Svezia sulla terra di Bastaad, ma soprattutto raggiunge la semifinale degli US Open a Forest Hills dove si deve arrendere alle malefatte di Jimmy Connors. A novembre fa suo l’Open di Parigi indoor. Successi che gli faranno scalare le classifiche fino all’ottava posizione del ranking ATP nel 1978.
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