Resterà per sempre il primo italiano ad aver vinto un titolo slam, a Parigi, nel 1959. Successo che doppiò l’anno dopo. Ed il capitano della squadra che nel 1976 tornò dal Cile con la Coppa Davis, anche quella una prima volta. Nicola Pietrangeli se n’é andato a 92 anni e con lui si chiude una […]
28 Feb 2017 16:01 - Commenti
Up&Down: Ruud si rivela al pubblico, Tomic non si smentisce mai
Ultimo appuntamento di febbraio con Up&Down: settimana d'oro per il diciottenne Casper Ruud e per Elina Svitolina. Momento nero per Ferrer e Radwanska, mentre Tomic è di nuovo in versione "bad boy".
di Piero Vassallo
UP
Casper Ruud
Papà Christian è stato il primo norvegese a entrare nella top 40 del ranking ATP, Casper tra i suoi obiettivi ha quello di migliorare la performance di famiglia ma a giudicare dai suoi primi passi le ambizioni sono più sostanziose. A soli 18 anni ha già vinto il suo primo torneo Challenger e a Rio è arrivato a un passo dalla prima finale ATP della carriera. Ha tempo e modo per migliorare il rovescio, mentre il dritto fa già paura. La Next Generation ha trovato un nuovo elemento da non sottovalutare.
Elina Svitolina
A piccoli passi l’ucraina continua a fare progressi, migliorando sempre di più giorno dopo giorno. La vittoria a Dubai è la più prestigiosa della carriera e le è valsa l’ingresso in top 10. Un percorso sempre in crescita da quando è entrata nel tour: ogni anno ha sempre migliorato il suo ranking di fine stagione, ha giocato sempre più finali, ha battuto sempre più top 10. Lo step più difficile arriva adesso, perché continuare a salire di livello ed essere stabilmente alla pari con le migliori richiede qualcosa in più che Elina dovrà dimostrare di possedere.
Timea Babos
Essere profeti in patria non è cosa da tutti, quindi complimenti alla ventitreenne ungherese Timea Babos, che a Budapest vince il suo secondo titolo in carriera esattamente a cinque anni di distanza dall’inaspettato successo di Monterrey. Era il 26 febbraio 2012 quando rifilava un doppio 6-4 alla rumena Cadantu, aveva soltanto diciotto anni e quello che poteva sembrare l’inizio di una grande carriera invece non ha avuto il seguito sperato. Oggi Timea è di nuovo la grande speranza ungherese, con un titolo in più e forse con una maturità diversa.
DOWN
David Ferrer
Vero che Dolgopolov è in un buon momento di forma, ma David Ferrer è ormai irriconoscibile. A Rio aveva vinto il torneo nel 2015, adesso va fuori al primo turno ed è vicino ad abbandonare la top 30 della classifica dopo oltre dieci anni. Quest’anno ha vinto appena tre partite e non gioca una finale ATP dall’ottobre 2015, tantissimo per uno che bene o male il suo marchio nei tornei 250 e 500 sapeva sempre come lasciarlo.
Agnieszka Radwanska
Si è parlato più della vittoria di CiCi Bellis che della sconfitta della polacca. Tutto sommato giusto visto che la ragazzina statunitense è un talento naturale che promette grandi cose, ma dall’altra parte va segnalato l’ennesimo passo falso di Aga. Eccezion fatta per la finale di Sydney – comunque persa – non ha brillato a Shenzhen, a Melbourne, a Doha e a Dubai. Magari le cose miglioreranno già a Indian Wells, però in questi primi due mesi ha raccolto davvero poco. E se la maga stesse per terminare il suo filtro magico?
Bernard Tomic
Ai “colpi di testa” dell’australiano ormai siamo abituati, ecco perché l’episodio di Delray Beach non stupisce granché: nel suo match di primo turno contro Steve Darcis, dopo aver vinto il primo set, Tomic ha completamente mollato il secondo parziale, sparacchiando via i colpi e rifiutandosi di rincorrere la palla quando necessario. Per non farsi mancare nulla ha anche perso la partita al terzo e così si torna a parlare di lui in termini non certi lusinghieri. Appuntamento alla prossima follia del ragazzaccio di Gold Coast, sicuri che non ci deluderà.