Agkul Amanmuradova ed Anna Zaja si sono rese protagoniste nella giornata di martedì 21 febbraio del più lungo tie-break nella storia del tennis femminile. L’uzbeka e la tedesca si sono affrontate nel primo turno dell’ITF da 25.000 dollari di Mosca, torneo del circuito cosiddetto minore, ed a prevalere è stata Zaja con l’incredibile punteggio di 6-4 6-7(20) 7-6(4) in tre ore e ventuno minuti.

Il tie-break del secondo set, vinto 22-20 da Amanmuradova con 7 match point annullati all’avversarie, corrisponde al più lungo mai disputato nella storia del tennis femminile. Bisogna capire se verrà considerato valido anche per il circuito WTA, ma non era mai capitato neppure “ai piani alti” che venisse toccata questa vetta.

Il record assoluto a livello WTA appartiene al 21-19 fatto registrare nel torneo di Madrid del 1999 da Tara Snyder contro Emanuelle Gagliardi, che finì comunque per imporsi 6-7 6-1 6-1. Ci furono poi due tie-break conclusi 19-17: il primo in ordine temporale accadde nel 1979 al Crossley Carpets Trophy da parte di Ilana Kloss contro Kate Latham in un match perso 7-6 6-7 6-2; il secondo invece è molto più recente perché si rifà al Roland Garros del 2015 nel tie-break del primo set che Denisa Allertova si aggiudicò contro Johanna Konta, con la ceca che poi vinse 7-6 4-6 6-1. Il secondo invece è quello vinto 17-15 da Maria Kirilenko nello US Open 2011 contro Samantha Stosur, che avrebbe finito quel torneo mettendo le mani sul titolo di campionessa, perdendo poi l’incontro 6-2 6-7 6-3. Si registrano altri 2 17-15 nella storia: Anastasia Myskina vinse con quel punteggio il tie-break decisivo contro Vera Zvonareva a San Diego nel 2004, partita conclusasi 6-2 6-7 7-6; il secondo fu fatto segnare invece da Su Wei Hsieh nel 2013 a Miami contro Lesia Tsurenko, match finito 6-4 7-6.

In doppio si è avuto in una circostanza lo stesso punteggio del tie-break tra Amanmuradova e Zaja: Nicole Pratt e Bryanne Stewart sconfissero Corina Moriariu e Rennae Stubbs 7-6(5) 7-6(20) nel primo turno del torneo di Amelie Island del 2006.