WTA Finals: prima volta per Makarova e Vesnina, battute in finale Safarova e Mattek Sands

TENNIS – Dal nostro inviato a Singapore Diego Barbiani

Ekaterina Makarova ed Elena Vesnina si laureano per la prima volta in carriera campionesse delle WTA Finals. A Singapore la coppia russa vincitrice della medaglia d’oro olimpica a Rio de Janeiro si è imposta 7-6(5) 6-3 ai danni di Bethanie Mattek Sands e Lucie Safarova. Sfuma, per la statunitense, il sogno di diventare n.1 del mondo assicurando dunque a Sania Mirza diverse altre settimane in testa al ranking e facendo dimenticare, in parte, i veleni avvenuti ieri sera per la partita che l’indiana, nell’ultimo match con Martina Hingis al suo fianco, hanno perso dalle future campionesse. 

Il cammino delle russe è stato abbastanza netto, non fosse stato per il primo set perso proprio ieri nella semifinale. 6-2 7-5 a Lucie Hradecka e Andrea Hlavackova, 3-6 6-2 10-6 a Hingis e Mirza, 7-6(5) 6-3 oggi. Nel match odierno erano partite un po’ contratte, ma dallo 0-2 hanno trovato la spinta per infilare 4 game in successione. Al servizio per chiudere il parziale si sono fatte riagguantare, ma hanno giocato un ottimo tie-break, vinto grazie al super apporto di Vesnina dal 5-5: servizio vincente e super risposta sui piedi di Mattek Sands.

Nel secondo parziale c’è stato equilibrio fino al 3-3, quando le russe hanno dato la spallata decisiva e si sono involate verso il successo. Una stagione importante, perché cominciata solo a maggio con il torneo di Madrid e dove probabilmente nessuna delle 2 pensava di poter arrivare a questo risultato, figurarsi alla vittoria nel doppio olimpico. Per Mattek Sands e Safarova, invece, rimane comunque il bel successo in semifinale contro Kristina Mladenovic e Caroline Garcia dopo una grande battaglia al primo turno contro Yaroslava Shvedova e Timea Babos, in cui erano sotto di 2 match point. Soprattutto, però, il successo allo US Open ottenuto proprio contro Mladenovic e Garcia, anche loro qui in gara per essere n.1 del mondo, posizione che invece, come detto, rimarrà saldamente nelle mani di Mirza.

 

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