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30 Ott 2016 15:58 - Ultim'ora
WTA Finals, Cibulkova: «Il mio allenatore mi ha detto che sarei potuta diventare una top 5»
di Redazione
TENNIS – Soddisfatissima la slovacca, che chiuderà l’anno al numero 5 del mondo grazie alla vittoria alle WTA Finals su Angelique Kerber: «Non dico che sono venuta per vincere, ma sapevo che oggi avrei potuto battere Angie»
D. Congratulazioni. Come hai intenzione di festeggiare dopo questa vittoria?
Dominika Cibulkova: Non ne ho idea. Prima di tutto, andrò in vacanza. Avrei dovuto partire per le vacanze, ma probabilmente tornerò a casa per un giorno e mi godrò il mio paese. E poi andrò in vacanza
D. Dove andrai?
DC: Alle Maldive.
D. Hai battuto Angie le prime quattro volte che l’ha battuta. Cosa è cambiato nel suo gioco che ti ha reso così difficile batterla ancora? Che cosa hai cambiato?
DC: Sì, ci ho perso nelle ultime quattro volte. Anzi, cinque. Sì, l’ho battuta per quattro volte e poi ho sempre perso. Non lo so perché. Ma lei è la numero 1 del mondo e ha il migliore gioco offensivo. “Offensivo” è quando corri molto, giusto?
D: Difensivo.
DC: Ah sì, mi confondo sempre. Scusate. Ha il miglior gioco difensivo del mondo. Ma so anche che posso batterla con i miei colpi. Oggi in particolare il dritto. Anzi, forse il servizio. Oggi è andato davvero, davvero bene. Sapevo quello che dovevo fare. Non l’ho fatta entrare nel match grazie al mio gioco aggressivo. Avevo un solo obiettivo e ho fatto di tutto per realizzarlo. Credo che per lei sia stato molto difficile.
D. Hai recuperato da un infortunio, e Angelique oggi era favorita. Hai l’impressione di dover sempre smentire la gente?
DC: A dire la verità non me ne preccoupo. Non mi interesso di quello che dice la gente. Ho imparato a non darci peso, perché tanto non cambierà le cose. Faccio quello che voglio fare. Probabilmente sì, quando ero più giovane era qualcosa che mi motivava. Avete presente, un sacco di gente intorno a te che dice che sei troppo piccola per giocare a tennis. Mi sottovalutavano. Ma da quando ho cominciato a giocare ad alti livelli, ho smesso di pensare a quello che pensa la gente. Avevo soltanto i miei obiettivi, fine della storia.
D. Salirai al numero cinque lunedì. Cosa significa per te essere in top 5? Pensi di essere una giocatrice da top 5?
DC: Sì, penso di sì. Ora come ora non ho più dubbi su di me. Voglio dire, dopo quest’anno non ho più dubbi. Ho sempre avuto un coach che mi ha motivato, che mi ha dato degli obiettivi sempre più difficile. Penso che questo sia stato… non un problema, ma qualcosa con cui ho dovuto fare i conti. Non mi sono mai vista come una grande giocatrice, una giocatrice solida, qualcuno che poteva entrare in top 5. Dopo Wimbledon, credo, il mio allenatore mi disse, Domi, hai fatto una grande prima parte di stagione, ma sei in grado di farne un’altra metà allo stesso livello. Devi concentrarti e lavorare sodo. Puoi essere top 5 a fine anno. E io gli ho creduto per la prima volta in vita mia. Mi sono detta, è qualcosa che posso fare, che voglio fare. Non voglio dire di essere venuta qui per vincere, ma quando mi sono avvicinata alla finale mi sono convinta che avrei potuto battere Angie.