di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – DI FABRIZIO FIDECARO – A Newport il 37enne Ivo Karlovic è divenuto il tennista più “anziano” a conquistare un titolo Atp dal lontano 1979, quando Marty Riessen, prossimo ai trentotto anni, si impose a Lafayette.
Ivo Karlovic sulle tracce di Marty Riessen. A Newport, battendo in una combattutissima finale il 33enne Gilles Muller, il gigante croato, trentasette anni e cinque mesi, è divenuto il più anziano vincitore Atp dal 1979, allorché Riessen, di quattro mesi più vecchio, si impose in quel di Lafayette.
Il tennista americano, classe 1941, è conosciuto principalmente per il paio di baffoni che era solito sfoggiare da un certo punto in poi, per le doti di gentleman della racchetta e per i successi in doppio, dove meglio poteva far valere la sua abilità a rete. Nella specialità fu capace, fra l’altro, di imporsi al Roland Garros nel 1971 (assieme ad Arthur Ashe) e agli US Open nel 1976 (con Tom Okker). Nel misto fece suoi cinque Major, uno a Londra e quattro a New York, facendo spesso coppia con Margaret Smith Court.
In singolare non riuscì mai a entrare fra i top ten: il suo best ranking è l’undicesimo posto del settembre 1974. Va detto, però, che in epoca pre-computer era stato ritenuto più volte dagli esperti degno di figurare nell’elite mondiale: Rino Tommasi lo valutò decimo nel ’71 e ottavo nel ’72. Già valido a livello universitario, nelle prove dello Slam Marty raggiunse per quattro volte i quarti, sia nel periodo dilettantistico sia nell’Era Open (US National Championships 1963, Wimbledon 1965, Australian e US Open 1971). Fu buon protagonista tra gli “amateur” e in seguito nel circuito Wct, dove ottenne vittorie di prestigio, anche su nomi illustri come Ken Rosewall e Rod Laver. L’Atp, però, gli riconosce solo nove titoli individuali, tra cui spicca quello colto nel 1975 nell’US Pro Indoor di Filadelfia contro Vitas Gerulaitis.
L’ultimo centro pieno giunse appunto a Lafayette, in un evento sul sintetico al coperto in calendario a partire dal 27 agosto 1979. Riessen esordì battendo Charlie Pasarell e proseguì la sua corsa fino al match clou senza cedere un set contro Jim Delaney, Victor Amaya e Brad Drewett. Nell’ultimo atto si ritrovò di fronte Pat Dupre, che poche settimane prima aveva dato ad Adriano Panatta uno dei maggiori dispiaceri in carriera, battendolo a sorpresa nei quarti di Wimbledon. Fu un incontro combattuto, ma Riessen, dopo aver ceduto il secondo parziale, riuscì a prendere il largo nel terzo, concludendo a suo favore con il punteggio di 64 57 62. Il tennista nato a Hinsdale, Illinois, si aggiudicò anche il doppio, con Sherwood Stewart, superando con un doppio 64 Victor Amaya ed Eric Friedler.
Da allora nessuno si era più avvicinato a conquistare un trofeo nel circuito maggiore a un’età così “veneranda”. Ce l’ha fatta Karlovic, i cui bolidi di servizio non sembrano patire le ruggini del tempo. E in questo tennis maschile sempre più terreno di conquista per i veterani, chissà che Ivo, tra qualche mese, non riesca a fare persino meglio di Marty.