di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – DI FABRIZIO FIDECARO – Belinda Bencic è stata la mattatrice del tie di Lipsia, vinto dalla Svizzera sulla Germania. La 18enne di Flawil giocherà la semi di Fed Cup e potrebbe cogliere presto altri traguardi prestigiosi: d’altronde è già stata capace di battere tutte le attuali top five…
I tempi sono maturi. Belinda Bencic è pronta a operare il proprio ingresso nell’elite del tennis mondiale. Qualora fosse rimasto ancora qualche dubbio, l’ultimo weekend di Fed Cup lo ha spazzato via in maniera perentoria. A Lipsia la 18enne svizzera è stata la protagonista assoluta della vittoria del suo team contro la Germania: è stata schierata per tre volte, con un bilancio complessivo di sei set vinti e nessuno perso. In apertura di tie ha indirizzato il confronto dalla parte elvetica superando Andrea Petkovic; la domenica, dopo che Angelique Kerber aveva riportato la situazione in parità annichilendo Timea Bacsinszky, ha battuto proprio la freschissima numero 2 del mondo, reduce dal trionfo agli Australian Open. Infine, sul due pari, ha giocato il doppio assieme a Martina Hingis, sbarazzandosi senza difficoltà di Anna-Lena Groenefeld e della stessa Petkovic.
È stato particolarmente significativo ammirare la naturalezza con cui la ragazza di Flawil ha legato sul campo con la Hingis. D’accordo, quest’ultima è tuttora (con la partner abituale Sania Mirza) la miglior giocatrice al mondo nella specialità e le due si conoscono bene, ma trovare la giusta alchimia non è mai assodato in partenza, specie in sporadici impegni ufficiali di coppia. Invece Belinda e Martina hanno deliziato la platea, stroncando sul nascere ogni velleità tedesca. Le due parlano la stessa lingua, quella di chi condivide un talento rarissimo, e, al di là della netta differenza d’età (quasi diciassette primavere), hanno dimostrato di intendersi alla perfezione.
Curioso, poi, il fatto che la Bencic sia nata proprio nel 1997, l’anno in cui la Hingis ottenne la sua consacrazione, aggiudicandosi tre Slam e divenendo la più giovane numero uno di sempre. Il 10 marzo, mentre Belinda emetteva i primi vagiti, Martina si avviava a scalzare Steffi Graf dalla vetta: ce l’avrebbe fatta giusto tre settimane più tardi, in una stagione nella quale sarebbe rimasta imbattuta fino al Roland Garros.
Oggi viviamo in un’epoca diversa, nella quale essere la migliore di tutte a sedici anni (o, fra gli uomini, alzare trofei Major da teenager) appare fuori dalla portata di chiunque. La Bencic, però, ne compirà presto diciannove, fin dall’estate bussa alle porte della top ten e ha chiarito di non temere alcuna rivale. Per dire, ha già sconfitto tutte le attuali top five: Serena Williams e Simona Halep a Toronto 2015, Angelique Kerber addirittura tre volte su tre (US Open 2014 e Cincinnati 2015 prima di domenica), Agnieszka Radwanska a Eastbourne, Garbine Muguruza a Tokyo.
Quello di Lipsia è stato un vero e proprio diploma di maturità tennistica, conseguito fuori sede con il massimo dei voti. Per la tesi di laurea attendiamo l’esplosione in uno Slam, ma intanto ci sarà una semifinale di Fed Cup, da affrontare tra un paio di mesi contro le campionesse uscenti della Repubblica Ceca, stavolta con il beneficio del pubblico amico. In questo momento le mani di Belinda sembrano pronte ad afferrare il mondo: starà a lei cogliere le opportunità che le si porranno di fronte. E chissà che già il 2016 non le riservi grandissime soddisfazioni.