Federer e Basilea, un amore senza tempo

TENNIS – BASILEA. Tra Roger Federer e il torneo Atp di Basilea l’amore è incondizionato. La sede dell’evento, nella sua città natale, è stato il fulcro della sua infanzia, dei suoi sogni da bambino e dei suoi primi passi nel tennis che conta.

«Sono cresciuto qui, giocavo a calcio proprio dietro lo stadio – racconta lo svizzero alla vigilia del torneo di casa -. Venivo qui in sella alla mia bici quando ero un raccattapalle. Mi sembra ieri. Questo è quello che lo rende così speciale».

Roger oggi, alla 16esima apparizione nel torneo, ricorda anche la prima volta che giocò sul centrale, ancora 17enne. Era il 1998 e l’avversario di primo turno era un certo Andre Agassi. «Inizialmente pensavo che vincere cinque o sei giochi era già un buon risultato. L’anno successivo che vincere un set sarebbe stato fantastico. Poi passare un turno. In seguito mi sono ritrovato a difendere il titolo. Sarebbe bello poterlo fare ancora».

«Mi godo ancora tutto come semre. E’ vero che ora tutto è più semplice per me. So come ottenere i biglietti, so come far entrare amici e famiglia, mentre all’inizio era da pazzi. Ricordo che i primi anni ero sempre molto nervoso in campo perché volevo fare bene».
Dal 1998 ad oggi Federer ha vinto sei volte il titolo con un record di 56 vittorie e 9 sconfitte. Quest’anno difende il successo conquistato lo scorso anno in finale contro David Goffin. La sua rincorsa inizierà contro Mikhail Kukushkin, contro cui va a caccia anche della 1.050 vittoria in carriera.

 

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