Vinci ospite a "Un giorno da pecora": «Se giocasse a tennis Renzi sarebbe un attaccante, non un pallettaro»

TENNIS – Roberta Vinci, finalista agli US Open insieme a Flavia Pennetta, oggi è stata ospite del programma di Radio2 “Un Giorno da Pecora”, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.

La tennista tarantina si è raccontata a 360 gradi, partendo dal torneo che l’ha resa famosa in tutto il mondo, a Matteo Renzi, fino alla ricerca dell’amore e al suo futuro da sportiva. Partiamo dalla conoscenza del premier, che è avvenuta a NYC. «Ho conosciuto Renzi a New York dopo il match con la Pennetta, abbiamo parlato dell’impresa che avevamo fatto, di me che che avevo battuto la Williams e del percorso fatto nel torneo da Flavia. Che giocatore di tennis potrebbe essere? Uno che va a rete, che attacca, non certo un ‘pallettaro’», ha spiegato la Vinci a Radio2. La sua vita è cambiata dopo la finale degli US Open: «Beh, per strada le persone mi fermano, un pò è cambiata. Tante persone mi dicono che li ho fatti commuovere. Se sono fidanzata? No, ancora no, ma non demordo. Magari dopo questo risultato… Che tipo di uomo vorrei? Uno tranquillo, sereno, uno sportivo magari. Come chi? Direi uno alla Beckham».

Dopo il milione e quattrocentomila euro vinti agli US Open, si è tolta qualche sfizio: «Sì, mi sono comprata una borsa da 700 euro». La Pennetta ha annunciato il suo ritiro dal tennis: «Molto presto mi toglierò dalle scatole anche io, ma non quest’anno. L’anno prossimo continuo e poi si vedrà», ha concluso la tarantina a Radio2.

 

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