TENNIS – DA WIMBLEDON, RICCARDO NUZIALE – Contro la sorpresa del torneo, CoCo Vandeweghe, Maria Sharapova si complica la vita e perde il primo set londinese, ma centra la quinta semifinale ai Championships: 63 67 62.
Mai giudicare un libro dalla copertina? D’accordo, giudichiamolo dalle primissime pagine.
CoCo Vandeweghe ha iniziato il suo match con le migliori delle intenzioni e un piano ben definito, aggredire la sua avversaria, Maria Sharapova. Piano che è riuscita a fare con una certa perizia, almeno fino a un certo punto. IL punto, nel tennis: quello che chiude il game, che capitalizza, che concretizza, che divide i buoni giocatori dai campioni.
L’americana, che in questi 10 giorni di torneo ha raggiunto la maturità tennistica ottenendo sorprendenti vittorie contro Karolina Pliskova, Stosur (rifilando a quest’ultima dodici game di fila) e Safarova, è sempre arrivata a palla game nei primi quattro giochi dell’incontro,con possibilità di prendere un break di vantaggio nel primo e terzo game. Il risultato? 3-1 Sharapova, naturalmente.
Ecco, quei primi giochi sono stati il leitmotiv di tutto il match, giocato alla pari da un punto di vista tecnico, ma che ha ancora una volta evidenziato la grandezza mentale della Sharapova, nonché l’importanza dell’esperienza (avere alle spalle 22 quarti Slam contro gli 0 dell’avversaria implica un’energia extra non trascurabile, soprattutto in certe situazioni all’interno dell’incontro).
L’ordine naturale delle cose alla fine ha trionfato, ma ha procrastinato colpevolmente, con Masha insolitamente pigra e tremolante – lei solitamente di raro cinismo – quando, avanti 63 54 e servizio, ha giocato un brutto game che ha dato insperata forza alla Vandeweghe, ulteriormente esaltata dall’intensissimo gioco successivo.
Fatto suo il tie-break, l’americana non ha saputo continuare a farsi trainare dall’entusiasmo e il momento, cedendo subito i primi tre game. E anche quando un nuovo ritorno è stato preannunciato, con il controbreak del 3-2, la forza dei numeri ha dettato legge definitiva: prima di oggi, il bilancio al terzo set della Vandeweghe recitava 20-14, quello della Sharapova un impressionante 147-48. Ancora più decapitante, un altro fatto: quando ha vinto il primo set, Masha ai Championships non ha mai perso. Con quello di oggi sono 44 successi su 44.
E tirato il sospiro di sollievo, ora alla russa non può che venire l’acquolina. Dopo tre anni in cui arrivava a Londra da finalista a Parigi, quest’anno ha potuto maggiormente rifiatare. Nelle due occasioni in cui poi ha vinto il Roland Garros, a Wimbledon ha perso negli ottavi di finale. Fate uno sforzo e provate a ricordare quando è stata eliminata quest’anno nello Slam terraiolo…