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Wimbledon – Anderson non compie l'impresa, Djokovic ai quarti

TENNIS – WIMBLEDON – Di Salvatore De Simone

Novak Djokovic va sotto due set ma poi rimonta un Kevin Anderson che crolla sul più bello. Punteggio finale 6-7(6),6-7(6),6-1,6-4,7-5

 

La differenza tra un fuoriclasse e un buon giocatore. Questa in soldoni potrebbe essere la sintesi del match durato due giorni tra Novak Djokovic e Kevin Anderson. Quella (affatto sottile) linea tra un tennista che anche quando non è al massimo – anzi diciamolo, piuttosto sottotono – , nervosetto, impreciso, riesce comunque a venirne a capo. Grazie anche all’aiuto che prima o poi arriva dall’underdog di turno troppo schiacciato dalla pressione.

 Il sudafricano ha giocato non bene, ma benissimo. Purtroppo per lui rimane però solo un buon giocatore, appunto. Perché un grande tennista non fa due doppi falli, dopo aver realizzato 40 ace  e una caterva di servizi vincenti, nel momento meno opportuno, ossia nel break che poi porta uno come Djokovic a servire per il match. Certo, Anderson non sarà il primo né l’ultimo a servire male nel momento decisivo: ad esempio anche Goran Ivanisevic fece più o meno la stessa cosa nella finale persa contro Agassi nel 1992. Ma il croato era un’altra pasta, tanto è vero che dopo altre due batoste riuscì a coronare il sogno quasi dieci anni dopo da wild card; sul buon Kevin ci scuserete, ma abbiamo qualche dubbio possa fare lo stesso.

D’altronde è difficile servire sempre bene in una partita al meglio dei cinque set e nello slam più prestigioso, soprattutto se dall’altra parte della rete c’è un fulmine alla risposta come il tennista di Belgrado. Il quale, anche se non in formissima, non si è scomposto dopo aver perso i primi due set in cui l’avversario ha servito e tirato comodini a pioggia. Nemmeno quando ieri si era interrotto il match a causa dell’oscurità che stava giungendo, un’interruzione che in realtà aveva favorito Anderson il quale era apparso in debito d’ossigeno. O come oggi quando servendo alla grande ha annullato due pericolosissime palle break che avrebbero potuto estrometterlo dal torneo

Ma il Djokovic visto in questo due giorni è sembrato ancora segnato dalla sconfitta in finale a Parigi contro Wawrinka, a differenza della prima settimana. Adesso c’è un altro bombardiere che lo aspetta nei quarti: Marin Cilic, ultimo vincitore allo Us Open. Vedremo se anche stavolta il numero uno del mondo avrà delle difficoltà. Anche se è meglio per lui non andare sotto di due set. Il croato, se in giornata, difficilmente si farebbe recuperare.

 

Salvatore De Simone

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