TENNIS – Dal nostro inviato a Parigi Diego Barbiani
Il cuore voleva tenere aperta la finestra per una nuova impresa, dopo un set invece la fatica ha preso il sopravvento ed il distacco tra Andrea Arnaboldi e Marin Cilic si è fatto incolmabile.
7-6(3) 6-1 6-1 il punteggio finale che premia il vincitore degli ultimi US Open e lo porta al terzo turno, mentre per il canturino la soddisfazione per il bel risultato fa da controaltare ad un po’ di amarezza per non aver avuto l’occasione di giocare due set point avuti nel primo parziale. Avrebbe meritato, se non altro come soddisfazione personale, di portare a casa quel set dove ha espresso un grandissimo tennis fatto di tanta varietà, numerose discese a rete, back affilati di rovescio e palle basse a metà campo su cui le lunghe leve croate non riuscivano a chinarsi nella maniera adeguata. Con l’appoggio del servizio e della chela mancina, poi, riusciva sempre a difendersi egreggiamente e sul 6-5 ha avuto quella famosa doppia chance di portarsi avanti. In entrambi i casi, però, il n.10 del mondo ha sfoderato due servizi ingiocabili e nel tie-break, approfittando del primo calo del canturino, si è portato sul 6-3 prima di chiudere con un ace. Gli altri due set non si sono giocati, il treno ormai era passato. Non però la sensazione di poter far parte di un livello tennistico più alto di quanto non dica l’attuale classifica.
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