Federer: "La gente sopravvaluta l'influenza di Edberg sul mio gioco d'attacco"

TENNIS – E’ opinione comune che Roger Federer in questi ultimi tempi attua maggiormente il gioco a rete per via del fatto che ora è allenato da Stefan Edberg, l’ex campione svedese che applicava costantemente il gioco d’attacco.

In un’intervista rilasciata al ‘daily Mail’ il rossocrociato ha voluto però smontare almeno in parte questa opinione: “Lavorare con Stefan per me è stimolante – ha dichiarato l’elvetico – Lui più che il mio coach è un mio mentore, anche perché non mi allena ogni settimana. Il nostro rapporto è speciale perché Edberg è stato il mio idolo da bambino. Però la gente tende un po’ a sopravvalutare la sua influenza sul mio modo di giocare: ogni volta che vado a rete tutti pensano che questo sia dovuto al fatto che ora il mio coach è Stefan; ma non è che ogni cosa che faccio adesso sia perché ora c’è Edberg. La questione è un po’ più complessa”.

Sebbene sottolinei l’importanza dello scandinavo riguardo ai buoni risultati ottenuti nella scorsa stagione, il campione di Basilea pensa che il maggior fattore del suo ritorno ad ottimi livelli dopo l’opaca stagione del 2013 sia l’essersi allenato duramente durante la pausa invernale: “Dicembre è stato cruciale. Ho lavorato duramente in quel periodo, mentre magari altri giocavano esibizioni o erano impegnati con la Coppa Davis; dico questo senza voler essere arrogante. Ma in quel periodo mi sono messo sotto e ho lavorato senza sosta. Giocò un ruolo anche l’aver perso a Wimbledon al secondo turno contro Stakhovsky, che comunque in quell’occasione disputò una gran partita. Ritornando a Wimbledon lo scorso anno avevo molto più speranze perchè mi ero preparato al meglio”.

 

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