di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
24 Mar 2015 11:08 - Commenti
Errani-Vinci, frammenti di una crisi: ecco i (presunti) motivi della rottura…
di Luigi Ansaloni
TENNIS – Capiamoci subito e sgombriamo il campo dai dubbi: questo è un pezzo d’inchiesta, non di gossip. Certo, qualcuno potrebbe interpretarlo male, ma tant’è. Dietro queste parole scritte ora e sussurrate prima c’è un intelligence di persone informate sui fatti che i fatti li sanno veramente. Dopotutto, se negli Usa e in Inghilterra i tabloid navigano nell’oro citando “l’amico molto vicino alla coppia” che guarda un po’, spesso e volentieri ci azzecca, perché noi, per una volta, non dovremmo fare gli impiccioni? Dopotutto, se Barbara D’Urso non perde occasione di sottolineare che loro “sono una testata giornalistica” (Pomeriggio 5 come la Cnn, insomma), chi impedisce a noi di ficcare il naso nell’Errani&Vinci Gate? Lo abbiamo fatto, anche spinti un po’ dalla sfida lanciata su Twitter a colleghi e non che sottolineavano come nessuno si sia preso la briga di spulciare un po’ in sta storia e dire la verità, credendo a quanto comunicato urbi et orbi dalle due.
Prima di tutto, vogliamo tranquillizzare i lettori e anche i colleghi: a quel comunicato stampa scritto evidentemente da qualcuno che ha lavorato nelle boyband stile Backstreet Boys o Take That, non ci abbiamo mai creduto. Anche perché, la Errani e la Vinci cantano già da soliste, e da anni. Dunque, che vogliamo fa? Errani stile George Michael nei Wham, Roberta Vinci come Sting nei Police, e compagnia bella? Non proprio, ma tant’è: lo stile era quello. E poi: quando mai si è visto un gruppo sciogliersi “per il bene comune” e i componenti si sono “augurati il meglio l’uno per l’altro?”. Come dire: non vogliamo più soldi, vittorie, gloria, tutto questo non ci interessa, vogliamo tirare solo un po’ il fiato, ma siamo amici ancora eh? Tranquilli. Come no. Ma lasciamo perdere questo. Tanto, ad ammazzare qualsiasi residua credibilità di quanto c’era scritto in quel comunicato, ci ha pensato nientepopodimenoche il presidente della federazione, Binaghi: “Avevamo già avuto delle avvisaglie che loro volessero chiudere la partnership durante il match di Fed Cup contro la Francia – ha detto ai microfoni de ‘La politica nel pallone’ su Gr Parlamento -. Speriamo che tornino a giocare insieme nel più breve tempo possibile, non escludo già il mese prossimo in Fed Cup contro gli Usa. Si sono dichiarate disponibili ad accettare la convocazione e vedremo quel che succederà se arrivassimo sul 2-2 e il doppio dovesse risultare decisivo”. Per la serie: se proprio insistete, se proprio dobbiamo…Non solo: sempre Binaghi ha sottolineato nel corso dell’intervento al Gr come lui stesso e “Giovanni (Malagò, presidente del Coni ndr)” faranno “di tutto per fare cambiare idea alle due”. E su questo nessuno aveva dei dubbi: Binaghi è tutto fuorchè stupido, e la coppia d’oro del tennis separata è un danno enorme per tutti.
Il problema, e questo lo sanno tutti all’interno della Federazione e lo sappiamo anche noi addetti ai lavori, è che la rottura tra la Errani e la Vinci non è per nulla professionale ma personale. “Ma va? Davero?”, direte voi, che eravate giunti a tale conclusione già dalle prime righe. Era giusto così, per sottolinearlo ancora di più, e per dire a tutti che sì, lo abbiamo capito, nonostante i ringraziamenti, gli applausi e le lacrime per l’addio. Per raccontare un piccolo aneddoto su quanto fossero unite e amiche le due: la Vinci a Parigi per giocare il torneo, la Errani a casa. Roberta va pazza per “Uomini e Donne”, ma nella vecchia Paris non lo trasmettono. Sarita avvia una conversazione Skype, piazza computer e telecamera davanti la televisione e dice all’amica. “Gustati la trasmissione, ci sentiamo dopo”.
In fondo, per difendere le virtù delle due, i pretoriani si erano già schierati, credendo di minimizzare l’accaduto e di farla passare per davvero come un cosa di lavoro. Infatti, i principali giornali italiani (non siti specializzati, c’è da dirlo), hanno buttato via titoli tipo “scelta professionale o litigio?”. Col punto interrogativo. Quasi tutte le principali penne tennistiche italiane, evidentemente, nelle ultime settimane avranno soggiornato su Marte, per porsi (e porre) quella domanda. Oppure, e sarebbe peggio, sapevano tutto e adesso fanno gli gnorri. Può essere mai? Ma per carità…
Non ci stupisce: già nel 2013, quando il nostro Gianluca Atlante a New York scrisse del primo, grosso litigio tra le due, nessuno dei colleghi si prese la briga, dopo una smentita vera quanto le copie di cera delle celebrità nei vari musei, di difendere quanto scritto sul nostro sito, sapendo perfettamente che tutte quelle parole erano vere. Anzi, il giorno dopo, tutti spararono titoloni del tipo “Ma quale litigio? Amiche come non mai”. Il tempo, per fortuna, è spesso un gran signore. Anche questa volta, stava succedendo la stessa cosa. Chi di dovere sapeva già da Genova che c’era qualcosa che non andava, come, ripetiamo, sottolineato dal presidente federale Binaghi. Le due scendono per giocare il doppio decisivo che quasi non si parlano. Molti lo attribuiscono alla tensione, ma non è così. Qualcosa era successa. E i risultati si sono visti. Sconfitta clamorosa, Italia eliminata dalla Francia. Ovvio, c’è stata anche la grandiosa prestazione del doppio francese, ma tant’è. Eppure nessuno, ma proprio nessuno, si immaginava che quella sarebbe stato, fino a prova contraria e clamorosa reunion, l’ultimo spettacolo delle “Cichis”.
Cosa è successo dunque? E qui entriamo nel gossip puro, ma nemmeno troppo. Nessuno è sicuro, nessuno lo sa con certezza (tranne, ovviamente, loro due e il suo entourage e amici vari), ma a quanto pare la scelta non è stata affatto comune, anzi. A Genova si è arrivati non molto tempo dopo Melbourne, e in Australia, dove le ragazze erano state sconfitte da campionesse in carica e non avevano certo giocato un gran torneo, si è rotto qualcosa. Dall’altra parte del mondo, è maturata a quanto pare la decisione di spezzare la più grande coppia di doppio femminile italiana della storia. Una delle due (per rispetto, non diremo chi) è stanca, proprio stanca. Non fisicamente, quanto mentalmente. Sente che qualcosa è cambiato, o che sta cambiando. Sente di avere potenzialità per fare di più, per essere protagonista “da sola” (il discorso George Michael, Sting… ) e fa la sua mossa. Manda qualcuno del suo entourage dall’amica (sottolineamo: amica) a dirle: “Cara, carissima, è stato bello, ma diciamo che il meglio lo abbiamo dato, lo hai dato, ora facciamo da noi, perché noi abbiamo ancora tanto, tantissimo da dare, anche suonando da soli. Grazie e arrivederci”. Una rottura in piena regola, una coltellata. “Ma come – pensa la “scaricata” – ti ho dato gli anni migliori e mi tratti così?”. Il colpo è durissimo, ma c’è la Fed Cup alle porte, e come dicono a Roma “si deve abbozzare”. E infatti abbozzano. Male. Si arriva a Indian Wells, le due “non giocano insieme per i problemi alla spalla di Roberta”, ma intanto si allenano, come testimonia l’inviato Barbiani, alla stessa ora, con persone diverse ma in campi confinanti. Non rivolgendosi la parola. Perché le due, allo stato attuale delle cose, si parlano appena. Quando lo fanno. La bomba scoppia ad Indian Wells e diventa la notizia del giorno. Anche le colleghe si schierano: una delle due parla con una cara amica, anche lei tennista, che non la prende esattamente bene e non le manda a dire, e inizia a sussurrare a chi di dovere. Voci, voci e voci che si ingigantiscono sempre più. Fino, appunto, ad arrivare qui. E fino alla prossima puntata…