Atp Tokyo: Nishikori ancora profeta in patria, Raonic sconfitto all'ultimo respiro

TENNIS – Di Diego Barbiani

TOKYO. Kei Nishikori ancora profeta in patria nella sua Tokyo. Il giapponese si aggiudica la finale nel segno del “due”: due come i titoli consecutivi ottenuti nelle ultime due settimane, due come i successi ottenuti in carriera nella capitale giapponese, due come i successi in finale ottenuti ai danni di Milos Raonic, entrambi ottenuti lottando strenuamente per tre set.

7-6(5) 4-6 6-4 il punteggio finale in quasi due ore ed un quarto di una partita sempre molto gradevole, giocata con stili di tennis differenti ma mantenutasi comunque in bilico fino all’ultimo. Fa festa tutto il Giappone, che durante tutta la settimana ha riempito fino all’ultimo posto le tribune dell’Ariaki Coliseum. Fa festa il nuovo “uomo immagine” del tennis asiatico, che continua a raccogliere vittorie, fama ed a prendere posizioni in classifica: da domani, comunque andrà la finale di Tomas Berdych a Pechino, il suo ranking sarà di n.6 al mondo (n.5, però, nella Race).

Dopo un primo set dominato dai servizi, il tie-break ha mostrato uno spettacolo di grande livello dove Nishikori ha sfoderato punti magistrali. Almeno tre, contro il servizio del canadese, sono arrivati grazie a risposte di rovescio fuori dal normale, di cui l’ultima un po’ “fortunata” ma a cui ha fatto seguito un passante incrociato di dritto chirurgico e letale. Raonic ha sentito il colpo ed ha barcollato per quasi tutta la metà del secondo parziale ma in un game complesso, il settimo, ha approfittato di qualche imprecisione del giapponese, che a sua volta si lamentava di una chiamata che l’ha danneggiato oltre il dovuto sul 15-15 dove un suo servizio vincente è stato chiamato “out” ma la palla, dopo la richiesta della verifica, è stata corretta. A quel punto, ragionevolmente, era difficile non dare il punto al padrone di casa perché il suo colpo sarebbe stato ingiocabile per il rivale, ma l’arbitro ha giudicato di disturbo la chiamata per il canadese. In quello stesso game Nishikori ha provato a difendersi in ogni modo, giocando anche soluzioni meravigliose come una palla corta in uscita dal servizio seguita da un pallonetto vincente (ad un ragazzone di quasi due metri). Alla fine però il break vitale per il n,7 del mondo è arrivato e con il suo micidiale servizio ci si è protratti fino al terzo parziale.

Dopo aver salvato tre palle break nel primo game, Raonic sul 3-3 si è portato ad un soffio dal strappare nuovamente la battuta. Nishikori si è salvato e con un parziale di 7-0 si è portato dal 4-4 al 5-4 e 0-40. Il secondo match point (guarda caso) è stato quello decisivo e con il pubblico che lo osannava a squarciagola si è inginocchiato a baciare la superficie che lo ha consacrato, per la seconda volta, ad imperatore del Giappone. E’ il quarto titolo in stagione, è la quindicesima vittoria nelle ultime sedici partite ed un altro mattoncino importante verso la 02 Arena è stato posizionato.

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