di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
di FABRIZIO FIDECARO –
Rafael Nadal numero uno… anche a poker. Il fuoriclasse maiorchino si è aggiudicato infatti l’Ept Charity Challenge, evento benefico disputato a margine dell’European Poker Tour di Praga. Attorno al tavolo si sono riuniti tanti campioni ed ex campioni dello sport come Ronaldo, Andriy Shevchenko, Alberto Tomba, ma anche professionisti della disciplina come Daniel Negreanu.
Ebbene, a trionfare è stato Nadal, che ha confermato nell’occasione le sue doti di grande fighter, oltre che il suo sangue freddo e la capacità di leggere al meglio le situazioni. Nel testa a testa conclusivo, Rafa ha prevalso sull’hockeysta su prato olandese Fatima Moreira de Melo, conquistando così cinquantamila euro da devolvere in beneficenza. L’otto volte campione del Roland Garros ha scelto The Good Hand Project, un’iniziativa che aiuta i giovani nell’ingresso nel mondo del lavoro.
Per Nadal, dopo un anno e mezzo di gioco on line e coaching, era in assoluto il primo torneo dal vivo e, nel suo perfetto stile, è immediatamente arrivata una vittoria. «Per me è stato un grande onore giocare con tante stelle di questo calibro attorno a me», ha dichiarato. «Mi sono divertito e ho apprezzato molto tutto l’ambiente. Inoltre giocavo per una buona causa, e questo mi rende ancora più felice. L’atmosfera era rilassata, ma ammetto che verso la fine ho percepito un minimo di tensione. Comunque sono stato un po’ fortunato e ho vinto. Mi dispiace solo non avere avuto il tempo necessario per visitare la città di Praga, ma di sicuro ci tornerò con la mia famiglia».
Il momento chiave per Rafa è stato quando ha eliminato il “pro” del poker Daniel Negreanu. «Nadal ha giocato una partita solida, molto attenta, e non ha commesso alcun errore», ha commentato Negreanu. «Sapeva quando aggiustare il tiro, quando aggredire e quando rallentare. Lo ha fatto molto bene. Ma la morale di fondo è che hanno vinto tutti, perché ogni premio è andato in beneficenza».