Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
ESCLUSIVO. Il coach a Milano per il Simposio della GPTCA. Lezione sul campo per 300 aspiranti tecnici internazionali
dal nostro inviato JASON D’ALESSANDRO
Si è concluso, poche ore fa, al Pala Pavesi di Milano, il grande evento nato dalla collaborazione tra GPTCA (Global Professional Tennis Coach Association) e “Pro Camp MGM Italia”. L’associazione dei coach, presieduta da Alberto Castellani, ha dato vita al suo quinto corso italiano e lo ha fatto alleandosi con quello che, ormai da quindici anni, rappresenta l’eccellenza del tennis internazionale: il Simposio di Milano. Tanti i relatori e gli ospiti speciali, primo fra tutti Toni Nadal, zio e coach dell’attuale numero 1 del mondo Rafael.
“Zio Toni” ha varcato la soglia del Pala Pavesi alle 11 di stamattina e prima di scendere in campo ha risposto a qualche nostra domanda. Matchpoint ha seguito ogni appuntamento riguardante la GPTCA, ha visto crescere quella che ormai è una realtà mondiale e non manca mai di passare la parola ai coach; nel numero di ottobre è stata riportata l’intervista, condotta dal direttore Daniele Azzolini e da Claudio Pistolesi, a Josè Perlas (attuale coach di Fabio Fognini e vincitore di due Roland Garros con due giocatori diversi: Albert Costa e Carlos Moya) ; non sono passati nemmeno due mesi ed ecco un’altra perla: ai nostri microfoni Toni Nadal!
A noi interessa il coaching, interessa capire come si allenano i campioni, cosa li abbia portati ad essere dei numeri uno, cercare di svelare i segreti delle figure che li hanno guidati nei momenti importanti. Abbiamo chiesto a Toni Nadal degli inizi del coaching con Rafa, abbiamo sollevato nuovamente dei doverosi dubbi sull’esistenza del “metodo spagnolo” (le virgolette sono ormai d’obbligo): “io non so se esiste un metodo spagnolo, io ho utilizzato il mio metodo”, con queste parole Nadal ha iniziato la risposta che è proseguita fino al momento in cui si è reso conto di allenare un potenziale campione: “ho sempre pensato che Rafa potesse essere un grande giocatore, amo lavorare con dei grandi obiettivi e delle belle illusioni” . Quando gli abbiamo domandato perché e in che modo avesse reso il gioco di Rafa più aggressivo soprattutto in quest’ultimo anno, ha risposto: “quando Rafael era un bambino, gli chiedevo di essere sempre aggressivo e di cercare il punto, questo principio si è mantenuto anche quando è entrato nell’ATP, ancora oggi, per me, è fondamentale una grande capacità di adattamento alle situazioni”. Abbiamo poi focalizzato l’attenzione sulla grande forza mentale di Rafa e concluso chiedendo a Toni il significato dell’essere coach e parte integrante della GPTCA.
Dopo una vigorosa stretta di mano, abbiamo lasciato coach Nadal, che in pochi secondi guadagnava il campo e rispondeva alle domande dei 300 partecipanti seduti sugli spalti del Pala Pavesi. Il grande coach spagnolo ha ripercorso con la platea le fasi della crescita sportiva e umana di Rafa, della sua personale crescita come coach, ha raccontato gli aneddoti della vita di un grande campione, le sensazioni prima della finale di uno slam e alcune situazioni divertenti finite in una risata generale. Dopo la pausa pranzo ha impugnato la racchetta ed ha proposto alcune fasi dell’allenamento di Rafa. La storia del tennis era lì a pochi passi, la giornata è volata.
L’intervento di Toni Nadal ha concluso un week-end colmo di emozioni: Gianni Clerici che entra in scena strisciando sotto le transenne, Alberto Castellani che, a gran richiesta dei corsisti, rimane ben oltre l’orario delle lezioni tra le note dell’adagio di Albinoni in una seduta di musicoterapia; tutti momenti da ricordare. Nel prossimo numero di Matchpoint, l’ultimo del 2013, scriveremo di tutto questo, riporteremo per esteso l’intervista a Toni Nadal e vi condurremo, tramite fotografie ed approfondimenti, dentro il Pala Pavesi, di fronte al coach del numero uno del mondo.