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US Open: lo sciagurato Federer

NEW YORK. Tommy Robredo mette a segno la prima grande sorpresa di questi Us Open. Lo spagnolo infatti riesce nell’impresa di battere Roger Federer, per giunta in soli tre set con il punteggio di 76(3) 63 64. Che non fosse giornata per lo svizzero lo si è visto già dal primo game nel quale Federer ha ceduto subito la battuta; in quello successivo Robredo ha annullato una palla break con un’ottima stop volley di rovescio: è stata la prima di una lunga serie di palle breaks non sfruttate dallo svizzero, il quale comunque è riuscito a controbrekkare l’avversario prima sul 2-2 e poi sul 4-5, quando Robredo è andato a servire per il set, il quale si è concluso poi al tie-break; qui i servizi sono stati mantenuti fino al 4-3, ma poi lo spagnolo ha infilato 3 punti di fila e con un ace ha vinto il primo parziale.

Nel secondo, il tennista di Basilea ha sbagliato un rovescio su una palla break a proprio favore e ancora sul 2-2 non ha saputo convertirne altre tre, mandando fuori una risposta e spedendo in rete un diritto; alla terza ha pensato Robredo con un diritto vincente. Sul 4-3 Federer ha perso a zero il servizio sbagliando tre diritti di fila; lo spagnolo non si è lasciato sfuggire l’occasione e, dopo aver annullato nuovamente altre  due palle break con un magnifico passante di diritto e una risposta vincente, ha chiuso la seconda trance con un ace.

Il terzo set ha avuto più o meno un andamento simile. Fino al 4-3 entrambi hanno mantenuto la battuta, ma bisogna sottolineare le 5 occasioni avute e non sfruttate da Federer per rompere il servizio dell’avversario, di cui 4 in un solo game. Ma all’ottavo gioco lo svizzero perde a zero il servizio. Robredo non ha tremato e al momento di servire per il match sul 5-4 ha chiuso con servizio vincente.

Non ci sarà quindi il tanto atteso quarto tra Nadal e Federer, il quale non è mai stato in partita oggi; troppi errori non provocati, troppi sbagli nei momenti importanti, federer è stato lento e poco concentrato. Robredo da parte sua ha giocato la classica partita della vita: si è mosso benissimo in campo, è stato molto solido con i fondamentali,  non ha mai tremato nei momenti delicati del match e alla fine ha meritato i quarti di finale degli Us Open, in cui per la prima volta dal 2004, non sarà protagonista Roger Federer.

 

Salvatore De Simone

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