Sabalenka sbanda ancora ma batte Pavlyuchenkova: in semifinale ha Badosa

I primi quaranta minuti odierni di Aryna Sabalenka contro Anastasia Pavlyuchenkova sono stati i migliori del suo Australian Open, eppure ancora una volta la numero 1 del mondo non è riuscita a evitare cali di attenzione e gioco uscendo dalla partita in maniera importante per un set. La serie di parziali vinti consecutivamente sulla Rod Laver Arena, infatti, si è arrestata oggi con il 6-2 della russa nel secondo parziale, punteggio che per assurdo poteva essere anche più severo. Non di meno, nel braccio di ferro di tensione e cattiveria agonistica Aryna si è mostrata la migliore e ha salvato la sua rincorsa al terzo Slam consecutivo a Melbourne.

Un 6-2 2-6 6-3 che ha premiato la numero 1 del seeding, ma che ancora alla nona partita stagione fa registrare qualcosa che non va. Un cambio di registro totale tra primo e secondo set. Il vento, abbastanza sostenuto, ha contribuito al ribaltamento quando sul 6-2 1-1 e 40-0 Sabalenka da fondo campo si è messa a colpire due dritti in controbalzo col vento a favore, perdendo il controllo e ritrovandosi incagliata ai vantaggi. Sul 40-40 un brutto rovescio non si è alzato da terra e il dritto successivo regalava all’avversaria insperato ossigeno. Quanto aveva subito fin lì la numero 27 del seeding la stava rendendo quasi impotente: Aryna per la prima volta nel suo Australian Open comandava il gioco, riusciva a muoversi molto bene in campo, a impattare la palla come vuole lei e lasciare senza fiato l’avversaria. Pavlyuchenkova poi, senza l’aiuto della prima palla di servizio, era un bersaglio molto comodo da affondare perché la sua seconda non aveva il minimo mordente ed era un gioco da ragazzi per l’avversaria divorarla.

In quella che sembrava autentica routine, è arrivato il blackout e addirittura cinque break consecutivi subiti dalla numero 1 del seeding. Quello sull’1-1 ha dato il là alla serie peggiore da anni, con un secondo break perso sull’1-3 soprattutto per disattenzione perché era convinta il suo servizio fosse fuori e si era fermata ma non è arrivata nessuna chiamata e a nulla sono valsi i suoi tentativi di discussione con l’arbitro per vedere il segno della sua palla. Sull’1-4 recuperava con benedizione della buona sorte un turno di battuta, ma sul 2-4 nuovamente a favore di vento sbagliava tanto in lunghezza. Infine, due break consecutivi subiti a inizio del set decisivo. Non ha aiutato nemmeno che nel suo momento peggiore Pavlyuchenkova abbia fiutato subito l’occasione e all’improvviso si fosse messa a dominare lo scambio da fondo campo colpendo con grande anticipo la palla e rendendola fastidiosissima da gestire o controllare. Non ha lasciato nemmeno che Aryna accorciasse sul 3-4 grazie a una coraggiosa discesa a rete per la nuova palla break e per mettere altra pressione sulle spalle dell’avversaria.

Così, meritatamente, si guadagnava un set decisivo dove l’inerzia era sua. L’inizio parziale di Sabalenka è stato disastroso, ma allo stesso modo il pessimo turno di battuta di Pavlyuchenkova sul 2-1 spegneva quasi del tutto le velleità e il momento favorevole. Recuperato lo svantaggio, invece, la bielorussa si è piano piano ripresa e tornava quantomeno a guidare con sicurezza i propri turni di battuta. Indietro 3-4, Pavlyuchenkova ha anche avuto la chance del nuovo pareggio ma il servizio l’ha completamente abbandonata e lei doveva continuare a servire delle seconde. Questo era tutto un circolo che aumentava i nervi, irrigidiva il braccio, e la palla che colpiva era fiacca, facile preda (nuovamente) del dritto avversario che alla lunga ha sfondato e chiuso la partita poco dopo.

Giovedì, dunque, Sabalenka sarà in campo nella prima semifinale contro Paula Badosa. I precedenti tra le due, molto amiche, dicono di un 5-2 di vantaggio per la numero 1 del mondo che ha anche vinto gli ultimi cinque confronti consecutivi.

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