Da colpevole per non aver commesso il fatto a innocente squalificato per non aver impedito ad altri di sbagliare. Se la vicenda Clostebol ha un merito (ma davvero ce l’ha?) esso viene dalla plastica raffigurazione che ha assunto ai nostri occhi la giustizia sportiva quando non si attiene ai fatti ma deve rispondere a esigenze […]
22 Gen 2025 04:04 - Senza categoria
Keys, nuova semifinale Slam: rimontata Svitolina
di Diego Barbiani
Nel 2015 una giovanissima Madison Keys raggiungeva la semifinale dell’Australian Open, la prima in carriera a livello Slam, venendo sconfitta soltanto contro Serena Williams. 10 anni dopo, la statunitense ha ottenuto la terza semifinale a Melbourne e la settima in carriera in un Major grazie alla rimonta per 3-6 6-3 6-4 ai danni di Elina Svitolina.
A quasi 30 anni, la statunitense torna in corsa per quel titolo Slam che per qualcuno sembrava in qualche modo scritto quando da teenager si avvicinava a grandi passi nel circuito maggiore e vinceva set anche contro la stessa Serena, a 14 anni, in un match del campionato statunitense (simile alla nostra serie A, come concetto, ma con regole e format diversi). Ha sempre rappresentato l’immagine della giovane promessa che non è riuscita a trovare la sua rappresentazione migliore, fermata tante volte da importanti problemi fisici e un tennis col tempo divenuto molto standardizzato.
Ora, il 2025 le ha dato in dote un regalo che, giura, le ha cambiato diverse sensazioni in campo. Ha lasciato la racchetta Wilson con cui giocava da 17 anni ed è passata a una Yonex e, come raccontava l’agente Max Eisenbud a Ben Rothenberg su Bounces, dopo appena 10 minuti nella prima prova effettuata si era già convinta di volere con sé in maniera definitiva. Sembrano sensazioni nuove, con la piccola grande novità di una seconda palla che ha perso molta velocità media ma ha guadagnato in spin e traiettoria. Si vede che ci sta lavorando perché ancora incappa in qualche doppio fallo di troppo o alle volte la velocità cala anche sotto i 115km/h, 110km/h, ma sono tutte soluzioni dove l’obiettivo sembra finora quello di esasperare il concetto di slice anziché affidarsi solo alla potenza.
C’è voluto un set e mezzo perché diventasse efficace contro Svitolina, ma la sua consueta pericolosità è emersa girando una partita non semplice, dove la lettura di gioco dell’ucraina sembrava darle molto fastidio e alternava momenti di “fuoco” ad altri piuttosto negativi. Come la fine del primo set in cui dal 3-4 al 3-6 ha commesso sei errori gratuiti senza l’ombra di un vincente, concedendo il break che ha deciso la frazione alla numero 28 del seeding. Elina, che non provava nemmeno a contrastare l’elevato numero di vincenti, si stava disimpegnando molto bene invece con un’alta percentuale di prime palle da cui ricavava tre punti su quattro, molti di questi senza che l’americana riuscisse a far partire lo scambio. I suoi game passavano abbastanza tranquilli, ma soprattutto aveva la possibilità di gestire i tempi e non andare in affanno, servendo molto bene sul 5-3 per prendersi meritatamente il set.
Purtroppo per lei, dal secondo parziale il copione è cambiato. Ha avuto due 0-30 nei primi due turni di risposta senza sfruttare però la chance di break sullo 0-0. Di contro, la sua percentuale di prime palle era crollata da quasi il 70% a circa il 50%: molte più seconde, meno punti diretti, maggiore possibilità a Keys di aggredire e prendere fiducia. La fase centrale ha segnato il match: Madison stava cercando qualcosa in più, ma non riusciva a strappare la battuta all’avversaria che faceva anche dei miracoli sotto rete. A forza di spingere e continuare ad avere occasioni, però, il dritto lungolinea è andato a segno per il 4-2 Svitolina stava perdendo tanto campo e il suo palleggio aveva perso forza e profondità, altri brutti segnali che hanno girato set e partita. Perso il parziale, nel terzo è riuscita in generale a ottenere di nuovo abbastanza punti diretti col servizio ma mancava forse nel dato chiave: la percentuale di prime palle, rimasta ancora sufficientemente bassa da garantire a Keys di poter giocare abbastanza spesso con delle seconde di servizio ora anche abbastanza tese e sul 2-2, continuando ad aggredire la palla, è arrivata al break che ha spezzato definitivamente la situazione. Elina ha provato a sciogliersi e ricominciare, ma in risposta era in balia di quanto faceva l’avversaria che solo sul 5-4 ha sentito un po’ la situazione concedendole un 15-30 vanificato però dal tentativo di risposta aggressiva di dritto, su una seconda, terminato in corridoio.
Keys è tornata così tra le migliori quattro all’Australian Open tre anni dopo l’ultima occasione (2022) e ora vedrà chi affronterà domani tra Iga Swiatek ed Emma Navarro.