Jasmine Paolini è a Stoccarda, dove da lunedì prenderà parte al WTA 500 tedesco da testa di serie numero 5 e con al suo fianco il successore di Renzo Furlan. Dopo la separazione abbastanza improvvisa con lo storico coach ed è tennista a livello ATP, la toscana ha deciso così di ripartire da Marc Lopez, […]
[6] C. Ruud b, [3] C. Alcaraz 6-1 7-5
Pessima prestazione di Carlos Alcaraz, che adesso dovrà superare Rublev e Zverev se vuole provare ad arrivare in semifinale. Lo spagnolo, che pare non stesse bene per via di un forte raffreddore e qualche linea di febbre, ha giocato a strappi più del solito, alternando alcuni tocchi pregevoli, pochi, a dei disastri che possono spiegarsi solo con le cattive condizioni fisiche. Non è stato nemmeno troppo fortunato Carlitos, che ad inizio partita ha sciupato 5 palle break che hanno dato fiducia a Ruud, uno che è arrivato a Torino senza chiedere niente al torneo, considerato le ultime quattro sconfitte di fila e le otto in nove partite contro giocatori di livello medio. Il norvegese però è un ragazzo intelligente, ha capito preso che gli sarebbe bastato non fare niente di straordinario ed evitare di sbagliare per raccogliere i regali dello spagnolo, che arrivavano copiosi. Il primo set si è addirittura chiuso 6-1 e solo il fatto che Casper è in cattiva forma ha permesso di assistere ad un secondo set quasi equilibrato. “Quasi” perché dal 5-2 Alcaraz ha perso cinque game di fila e il match, con Ruud quasi incredulo.
Continuano a non entusiasmare queste Final torinesi, ed è difficile pensare sia casuale il fatto che siano le meno “nobili” forse mai giocate sin qui. Stasera toccherà a Zverev e Rublev, non proprio Laver e McEnroe. Ma questo passa il convento.