Jasmine Paolini è a Stoccarda, dove da lunedì prenderà parte al WTA 500 tedesco da testa di serie numero 5 e con al suo fianco il successore di Renzo Furlan. Dopo la separazione abbastanza improvvisa con lo storico coach ed è tennista a livello ATP, la toscana ha deciso così di ripartire da Marc Lopez, […]
Due masters 1000 in stagione, tre in totale in carriera, cinque finali vinte su cinque quest’anno e altrettanti titoli, 48 vittorie nel 2024, un numero uno blindatissimo almeno fino a Pechino, più punti conquistati tra il Canada e Cincinnati nel 2023. Signore e signori, semplicemente Jannik Sinner. L’azzurro ha conquistato il torneo in Ohio, nonostante una forma non certo al top e con quella maledetta anca che fa i capricci.
Gli altri tornei Jannik li aveva vinti di forza, dominando in lungo e in largo gli avversari, ma a Cincinnati non è stato così: Sinner lo ha vinto con la testa, col carattere, con la grinta. Un segnale importantissimo per il suo cammino e un avvertimento pesante agli avversari: come dire, io ci sono, sempre e comunque.
Sinner in finale ha battuto un bravissimo Frances Tiafoe, che soprattutto nel primo set non solo ha messo in difficoltà Jannik, giocando probabilmente al di sopra delle sue possibilità, ma ha avuto anche occasioni per prendersi il parziale, puntualmente annullate da Jannik da campione. Il risultato, 7-6 (4) 6-2 , sta testimoniare come la partita per Sinner non sia stata facile, ma alla fine la differenza tra i due è emersa tutta.