Il maratoneta. Da oggi potrebbe essere questo il soprannome, ben meritato, di Francesco Passaro. L’attuale numero 240 del ranking mondiale, proveniente dalle qualificazioni, è approdato al terzo turno degli Internazionali d’Italia grazie a una nuova, emozionante e interminabile, battaglia vincente.
Al debutto in main draw il ventitreenne perugino aveva avuto la meglio, in rimonta e al tie-break decisivo, sul francese Arthur Rinderknech, in un incontro protrattosi lungo due giornate a causa del maltempo. Oggi, costretto a tornare immediatamente in campo, ha prevalso, con identiche modalità, sull’olandese Tallon Griekspoor, n. 23 del seeding e 26 ATP. L’unica differenza è stata che stavolta non è stato necessario annullare match point (nel caso precedente erano stati ben tre).
E dire che non era cominciata bene, perché, nel terzo singolare sul campo 2, l’azzurro aveva ceduto il servizio in apertura, e quel break era stato determinante per il 6-4 della prima frazione in favore di Griekspoor. Da lì in avanti, però, Passaro non ha più perso la battuta. Nel secondo set è stato lui a toglierla al rivale nel sesto game, mantenendo il vantaggio e rinviando il verdetto al terzo.
Qui l’equilibrio ha regnato sovrano: nessuna chance di break e soluzione affidata a quello che oltralpe chiamano “jeu decisif”. Francesco si è involato sul 4-2, ha concesso tre punti di fila, ma subito se ne è aggiudicati altrettanti, chiudendo l’incontro alla prima opportunità (con il marchio di fabbrica: un passante lungolinea vincente, proprio come contro Rinderknech) con il punteggio di 4-6 6-3 7-6(5). Ora, se riuscirà a recuperare le tante energie spese, il tabellone gli offre una concreta chance di proseguire ulteriormente un cammino già sorprendente. A contendergli l’accesso agli ottavi di finale, infatti, sarà il portoghese Nuno Borges, n. 53 ATP, che ha sorpreso con un periodico 6-4 Alexander Bublik (n. 15 del seeding).
Il ritiro di Musetti, la rivincita di Darderi
Il forfait di Jannik Sinner ben prima del sorteggio. La rinuncia di Matteo Berrettini a tabellone compilato. E oggi il ritiro di Lorenzo Musetti dopo un set nel proprio round d’esordio. Per gli azzurri di punta questa edizione degli Internazionali d’Italia sembra davvero maledetta.
Il ventiduenne carrarino, testa di serie numero 26, apriva il programma odierno sul campo centrale, opposto al coetaneo francese Terence Altmane. Fin dal principio, Musetti, colpito ieri da un virus intestinale, è apparso sotto tono di fronte a un avversario in palla, che lo metteva in difficoltà con le variazioni mancine. In un parziale d’avvio comunque equilibrato, è stato proprio il toscano ad avere una doppia possibilità di break sul 4 pari. Non l’ha sfruttata e, dopo aver mancato una chance per issarsi al tie-break, ha ceduto la battuta e il set. In svantaggio per 7-5 1-0, infine, ha preferito issare bandiera bianca.
«Mi spiace, ci ho provato ma non sto bene», ha detto al giudice di sedia. La sua speranza è di giocare, la prossima settimana, il Challenger 175 di Torino, che potrebbe regalargli punti preziosi, così come da poco accaduto con il torneo di medesima categoria in scena a Cagliari, dove Musetti ha raggiunto la finale.
A impedirgli di alzare il trofeo in Sardegna era stato l’argentino Mariano Navone, che, il giorno prima, aveva fermato in semifinale la corsa dell’altro italiano Luciano Darderi. Oggi, però, quest’ultimo ha colto al volo l’opportunità regalatagli dal tabellone e si è preso una lesta rivincita. Sul Grandstand il vincitore del “250” di Cordoba ha rifilato all’avversario, ventottesimo del seeding, un perentorio 6-3 6-2, recuperando da 1-3 nel primo set e guadagnandosi un brillante accesso al terzo turno. Ora l’asticella si alza ulteriormente: il prossimo avversario sarà il campione del 2017 Alexander Zverev (testa di serie n. 3), che ha superato con un agile 6-0 6-4 Aleksandar Vukic.
A seguire, sempre sul Grandstand, grossa delusione per Flavio Cobolli, sconfitto da Sebastian Korda (n. 24) con il punteggio di 7-6(6) 4-6 6-4. Dopo una frazione d’apertura persa sul filo di lana, il beniamino di casa è sembrato ipotecare il successo, quando, dal 3-4 nel secondo, ha conquistato sei dei sette giochi seguenti, pareggiando il conto dei set e involandosi sul 3-1 nel terzo. Qui la reazione dello statunitense, che non si è fatto distrarre dal clima infuocato sugli spalti e, recuperato il break, ha strappato di nuovo il servizio al rivale nell’ultimo game.
Korda contenderà un posto negli ottavi a Taylor Fritz, che, nell’incontro successivo sul Grandstand, ha regolato Fabio Fognini con lo score di 6-3 6-4. Il numero 11 del seeding, reduce dalla semifinale a Madrid, ha messo a segno il break nei momenti caldi di ciascun set, all’ottavo game del primo e al nono del secondo. Nel gioco conclusivo il quasi trentasettenne ligure, probabilmente stanco dopo i tre set di ieri con Evans, ha avuto due palle del controbreak, ma non le ha concretizzate.
Nulla da fare, in chiusura di programma sul Pietrangeli, per Matteo Gigante. Dopo il successo nel derby con Giulio Zeppieri, il ventiduenne romano si è arreso per 6-1 6-3 all’argentino Francisco Cerundolo (n. 20). Il quale sembra trovarsi particolarmente a proprio agio sui terreni capitolini, se consideriamo che, dodici mesi or sono, si concesse il lusso di eliminare niente meno che Jannik Sinner.
[1] N. Djokovic b. [LL] C. Moutet 6-3 6-1
[29] A. Tabilo b. Y. Hanfmann 6-3 7-6(4)
[20] F. Cerundolo b. [WC] M. Gigante 6-1 6-3
[16] K. Khachanov b. A. Shevchenko 6-4 6-4
[12] B. Shelton b. P. Kotov 4-6 6-3 6-4
Z. Zhang b. [19] A. Mannarino 6-1 6-3
[Q] T. Monteiro b. [32] J. Thompson 6-1 6-3
M. Kecmanovic b. [5] C. Ruud 0-6 6-4 6-4
[3] A. Zverev b. A. Vukic 6-0 6-4
L. Darderi b. [28] M. Navone 6-3 6-2
[Q] F. Passaro b. [23] T. Griekspoor 4-6 6-3 7-5(5)
N. Borges b. [15] A. Bublik 6-4 6-4
[11] T. Fritz b. [WC] F. Fognini 6-3 6-4
[24] S. Korda b. F. Cobolli 7-6(6) 4-6 6-4
[Q] T. Atmane b. [26] L. Musetti 7-5 1-0 rit.
[9] G. Dimitrov b. Y. Nishioka 7-5 6-4
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