La serata speciale di Iga Swiatek a Madrid, con la prima vittoria alla Caja Magica e il nono titolo WTA 1000 della carriera, ha anche un altro valore pesantissimo. La polacca, ad appena 22 anni, ha già raggiunto Agnieszka Radwanska in vetta alla speciale classifica riservata ai trofei vinti da tennisti polacchi (in singolare).
Il monumento Radwanska, che Swiatek non ha mancato di celebrare fin dall’Australian Open 2019 quando la intervistammo in esclusiva durante le qualificazioni al suo primo Slam della carriera da professionista e disse: “Aga è e rimarrà la giocatrice più forte nella storia della Polonia. Voglio dire, io o chiunque tra i giovani dovrebbe avere almeno 10 anni di carriera ai vertici per essere paragonato a lei. È un percorso veramente lungo, al momento non ci penso neanche più di tanto. È un ottimo esempio per noi giovani. Lei ha dimostrato che se hai talento, se credi in te stessa, non importa chi tu sia o da dove tu provenga, non importa se il tuo paese non può sostenerti come altri offrendoti wild-card, puoi comunque pensare di diventare un giorno tra le migliori al mondo”. Dopo cinque anni, l’ha già raggiunta. Quando a Indian Wells lo scorso marzo aveva con sé 18 trofei, le abbiamo rifatto la domanda chiedendo se avesse come obiettivo quella quota: “So quanti titoli (Radwanska, nda) abbia vinto, quindi è chiaro che a volte mi sia venuto in mente, ma onestamente non ha molta importanza. Ha giocato in tempi diversi, con avversarie diverse, e ha uno stile di gioco diverso. Quindi non voglio paragonare le nostre carriere, perché non ha senso. Ma di sicuro le sarò sempre grata perché è stata la prima a mostrarci che è possibile arrivare in alto e a tracciare la strada per le altre giocatrici che entreranno nella WTA, perché in Polonia non abbiamo un gran sistema di crescita per giovani tennisti. Quindi, guardare una persona che è stata in grado di farlo, ti dà speranza, perché non è che siamo state cresciute per diventare stelle del tennis o qualcosa del genere. Non abbiamo avuto alcun aiuto, in pratica. Abbiamo dovuto trovare una soluzione da soli. Per me, quindi, avere Aga mi ha fatto capire che forse è possibile, anche se quando ero più giovane non pensavo nemmeno di essere qui, perché era una cosa astratta (sorride, nda). Voglio dire, la maggior parte dei miei coetanei o amici non ce l’hanno fatta e hanno smesso di giocare. Quindi non ero sicuro di poter essere diverso”.
Tra gli altri dati, questo è il sesto ‘1000’ diverso che vince. Ha preso parte finora a nove su 10, non avendo mai giocato a Wuhan o nella sua sede sostitutiva a Guadalajara, e ha raggiunto almeno la semifinale in ognuno di essi: vittoria a Doha (2 volte, più una di livello WTA 500), Indian Wells (2 volte), Miami, Madrid, Roma (2 volte) e Pechino; finale a Dubai; semifinale in Canada e a Cincinnati. In tutto fanno nove successi ‘1000’, e tra le tenniste in attività con più successi nella categoria c’è soltanto Victoria Azarenka a 10. In generale, da quando è stata istituita la categoria WTA 1000, nel 2009, Swiatek è al terzo posto per numero di trofei assieme a Venus Williams, Petra Kvitova e Simona Halep. Dietro solo ad Azarenka (10) e Serena Williams (13).
Comincerà lunedì la settimana numero 102 da leader mondiale con il secondo massimo punteggio da quando è in vetta: 10.910 punti. Ci sono ora 3500 punti di distacco con la seconda, Aryna Sabalenka, che si ritrova molto più vicina Coco Gauff (7498 contro 7313).
Quella di ieri non è però la finale più lunga della carriera di Swiatek, che se ha impiegato tre ore e 11 minuti nell’ottobre 2022 perse in tre ore e 16 minuti contro Barbora Krejcikova a Ostrava: 5-7 7-6(4) 6-3. Come non è nemmeno la prima volta che si ritrova a giocare un tie-break nel terzo set nel circuito maggiore, ma la seconda. Nella prima occasione fu sconfitta 7-4 contro Aljona Ostapenko al secondo turno di Dubai del 2022.
Per quanto riguarda le sfide contro top-10, la vittoria contro Sabalenka ha rappresentato il successo numero 37 contro giocatrici di questa categoria in 52 partite. Sette di quelle 15 sconfitte, oltretutto, sono arrivate nei primi 12 match giocati. È 7-8 invece contro tenniste in top-3, in serie positiva da quattro partite e avendone vinte cinque delle ultime sei.
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