Una Jasmine Paolini davvero molto contenta è arrivata in conferenza stampa dopo la vittoria per 7-6(8) 6-4 contro Ons Jabeur nel secondo turno del WTA 500 di Stoccarda. La toscana, giunta così ai quarti di finale, sfiderà ora Elena Rybakina numero 4 del seeding e del mondo. Queste le parole rilasciate ai nostri microfoni.
Hai cominciato davvero bene, nel tie-break ti sono magari mancate le prime di servizio ma dal 5-6 ti sei presa il set trovando un gran livello e ancora nel secondo sei stata perfetta nei momenti chiave dei game più delicati sul 2-3 e 3-4, sempre con la prima palla in campo in un momento dove lei riusciva spesso ad aggredirti quando avevi una seconda palla da giocare. Tu cosa ne pensi?
“Secondo me è stato un match di livello alto. Non tanti errori gratuiti, erano errori forzati e secondo me né io né lei abbiamo fatto veri errori non forzati e questo per me è sinonimo di buon match per me come per lei. Il servizio mi ha aiutato davvero tanto oggi, sinceramente. Tante volte mi sono tolta dai guai, ho cancellato un po’ di palle break, ho recuperato da 0-30… qua diciamo che si può usare bene il servizio e il fatto che siamo indoor mi aiuta un po’ di più e riesco a servire un po’ meglio. Spero di continuare così, perché non è banale e semplice servire sempre bene però oggi l’ho fatto e ho cercato di aiutarmi con gli schemi e col servizio, sì”.
Per quanto riguarda il gioco di volo, dato anche i vari doppi con Sara, come ti stai trovando?
“Oggi un po’ meglio. Ieri in doppio un po’ peggio, oggi un po’ meglio (ride, nda). No sicuramente il doppio mi sta aiutando tanto nel sentirmi meglio nei pressi della rete, cerco di essere un pochino più serena e tranquilla mentre prima arrivavo sotto rete che perdevo un po’ la calma e sentivo che la palla scottasse un po’ troppo. Però adesso cerco di stare un pochino più tranquilla, magari farò qualche errore evitabile però va bene”.
Una tattica che ti ho visto usare abbastanza è stata quella di caricare molto il top spin sul suo rovescio. Già stamattina in allenamento avevo notato che cercavi quell’idea, è così?
“Sapevo che quello mi poteva aiutare. Lei è una giocatrice che quando incontra la palla di rovescio sa essere molto pericolosa. Ha un contropiede in lungolinea ottimo. Secondo me fargliela saltare lì poteva aiutare, però non è semplice perché la palla ti arriva molto bassa e quindi anche col servizio cercavo di farla saltare lì ma capitava che mi prendeva il tempo. Non è semplice, ho cercato di cambiare tanto però se insistevo lì e trovavo lunghezza mi arrivava magari una palla che potevo spingere”.
Per le palle corte invece? Nel primo set lei te ne ha fatte otto, tu le hai dato solo una volta il punto diretto.
“Palle corte, guarda… un pochettino allenarmi con Sara mi ha aiutato (ride, nda). Non è facile, davvero, perché alle volte magari nemmeno partivo da quanto la sa giocare bene. È bravissima. E anche se c’arrivo ha mano per mettermi di nuovo in difficoltà. Ho cercato sinceramente dopo le prime di andare più in diagonale per cercare di fare il punto diretto o di non farmi comunque tornare la palla”.
Adesso? Sei a tre vittorie dalla Porsche. Zero pressioni ovviamente.
(ride, nda) “Adesso è complicata, ogni partita è sempre più complicata. Elena è una giocatrice pericolosissima. Gioca un tennis pazzesco, serve benissimo e muove la palla, spinge… non sarà affatto semplice, cercherò di spingere al meglio e cercare di giocare profondo. Appena posso cercherò di muovere io il gioco. Non sarà semplice perché lei coi primi colpi del gioco ti mette subito in difficoltà no? Però siamo qui per provarci, per queste sfide. È anche divertente: sono nuove sfide in cui io mi diverto. Oggi per esempio mi sono davvero divertita. Ovvio è andata bene (ride, nda) quindi mi sono ancor più divertita, però è bello giocare questi match, è davvero stimolante”.
Renzo (Furlan, nda) ti ha detto qualcosa di particolare a fine match?
“Che abbiamo giocato un match di alto livello, che lei comunque quando era in difficoltà ha sempre cercato di alzare il lvello: nel tie-break ma anche nel secondo set. Era molto contento, sì”.
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