Dicevamo appena ieri che per i giorni interessanti avremmo dovuto attendere ma non avremmo mai creduto che l’attesa potesse essere così breve. La parte bassa del tabellone ha offerto una giornata davvero spettacolare, emotivamente tesissima nonostante si sia lontani dai match che valgono il titolo. Ma i favoriti hanno mostrato che la pressione che riesce a trasmettere uno slam si trasforma presto in angoscia se le cose non vanno subito per il verso giusto o se dall’altra parte c’è un peone in buona giornata. Così, a parte il nostro Zeppieri di cui vi abbiamo già parlato e che è stato in grado di portare al quinto Norrie, semifinalista a Wimbledon, anche gli altri big si sono trovati a fronteggiare situazioni scomodissime.
Il tedesco Zverev, che dovrebbe essere ben lontano dai campo se solo l’ATP avesse un minimo di decenza, ha chiuso il suo match solo al tiebreak del quinto contro Lukas Klein, bravissimo ragazzo probabilmente ma tennista così così, reduce dalle qualificazioni e dalla sconfitta abbastanza netta contro il nostro Arnaldi a Brisbane il giorno di capodanno. Quella è stata una delle 7 partite giocate dal 26enne slovacco contro un top50 in carriera con risultati, si potrebbe dire ovviamente, non particolarmente lusinghiere. Eppure per Zverev è stato un problema sin dal primo punto, anche se dopo la conclusione del primo set nessuno poteva prevedere che il tedesco, che dovrà affrontare un processo per violenza su una donna a fine maggio, 100 minuti dopo sarebbe stato indietro di un set. Qui Zverev si è messo a pedalare, ha annullato una palla break nel nono game del quarto che avrebbe portato Klein a servire per il match e nel quinto di nuovo sembrava averla risolta con un break al terzo game. Incredibilmente il numero 173 del mondo riusciva a recuperare e a trascinare al super tiebreak il numero 6, e solo una volée affondata in rete consegnava il match a Zverev. Grandi complimenti allo slovacco naturalmente, ma se gioca così con Michelsen, che ha sorpreso Lehecka, non è detto che lo ritroveremo al turno successivo. E sarebbe anche meglio così perché la situazione è francamente insostenibile. In conferenza stampa a Zverev è stata fatta una sola domanda in inglese, questa:
Q. Regarding your upcoming trial, do you plan to attend in person? (Pensi di partecipare di persona al processo che ti riguarda?) Contrariato Zverev ha risposto così: “Wow. That’s a question. I just played four hours, 40 minutes. That’s not the first question I really want to hear, to be honest. I’ve got no idea. It’s in May.” (Wow, quindi è questa la domanda. Ho appena giocato per 4 ore e 40 minuti e questa non certo la prima domanda che volevo sentire, per essere onesto. Non ho idea, sarà a maggio). E la conferenza si è chiusa lì, roba da farci pentire per le continue critiche ai giornalisti.
tornando al tennis anche la partita di Ruud si è chiusa al tiebreak del quinto ma, a differenza di Zverev, il tre volte finalista slam non è mai stato sotto nel punteggio. Ruud poteva chiudere qualche minuto prima ma Purcell, col sostegno del suo pubblico, ha annullato il match point del decimo game e si è giocato tutto al tiebreaj finale appunto. Come al solito Ruud con quelli meno forti di lui non perde, è stato attentissimo e ha chiuso senza problemi, tant’è che anche contro Paul, che ha battuto Draper, partirà favorito. Il problema sarà al turno successivo… Ad ogni modo anche Alcaraz ha avuto i suoi problemi, ma almeno è sopravvissuto, come dicono gli inglesi.
Pure Hurkacz ha avuto bisogno del quinto set per liberarsi di un ottimo Mensik. Per il polacco i problemi sono stati minori perché ha perso sì due set ma gli altri tre li ha vinti concedendo appena 5 game in tutto.
E in chiusura di giornata, anzi di nottata visto che hanno finito alle 3,30 del mattino con tanti saluti ai buoni propositi di non far tardi la notte, Medvedev ha regalato l’ultimo brivido giocando malissimo per due set e male per il resto della partita. Buon per lui che Ruusuvuori sul 5-4 40 pari ha tirato in corridoio una facilissima risposta di dritto, chiudendo lì la partita.
Alla fine l’unico che non si è salvato è stato Rune, che ha trovato il francese Arthur Cazaux, 122 del mondo, in giornata di grazia. Rune ha provato a lottare ma Cazaux ha servito in modo strepitoso e ha giocato anche meglio, eliminando uno dei possibili outsider per il titolo. Becker dovrà lavorare molto.
La giornata è stata bella anche per via delle partite meno “nobili” diciamo. Kecmanovic ha vinto anche lui al tiebreak del quinto contro Struff, addirittura 11-9 e dopoa ver annullato due match point, uno in risposta. Dimitrov ha disposto agevolmente di Kokkinakis e così ha fatto Auger Aliassime, molto lontano da una condizione appena decente ma troppo più forte di Grenet.
Insomma una grandissima giornata, di cui potete vedere qui i risultati.
(in aggiornamento)
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