WTA, Keys torna al trionfo: suo il torneo di Eastbourne, battuta Kasatkina

Nove anni dopo, Madison Keys torna campionessa nel WTA 500 di Eastbourne. La statunitense si era imposta nel Sussex una prima volta nel 2014, battendo in una finale molto tirata Angelique Kerber; stavolta invece si è imposta contro Daria Kasatkina in un match che stava dominando prima di ritrovarsi in una lotta molto serrata conclusa “soltanto” 6-2 7-6(13).

Il tema tattico era molto chiaro: se Keys riusciva a imporre il suo gioco, Kasatkina poteva solo aggrapparsi alle sue qualità di difesa nella speranza di arrivare su più palle possibili; diversamente se Madison avesse faticato nella costanza e nella qualità, Daria poteva lavorare meglio lo scambio e cercato variazioni di ritmo per raccogliere quante più occasioni (ed errori) poteva ricevere.

Fino al 6-2 4-1 il copione è stato uno solo, con Keys spietata e praticamente inappuntabile contro un’avversaria non perventua. Poi tutto si è rimesso in equilibrio con l’avvicinarsi dei game più delicati: Kasatkina faceva il controbreak sul 2-4 e nel testa a testa delle fasi decisive strappava addirittura la battuta per portarsi sul 6-5. Non c’era gloria, e così si aprivano le porte di un tie-break palpitante.

Keys è andata avanti 4-1, si è fatta riprendere sul 5-5 e sul 6-5 vedeva un primo match point cancellato da uno dei dritti migliori giocati dalla russa che cancellerà un secondo match point sul 6-7 e un terzo subito dopo. Da quel momento sarà lei a procurarsi set point: 9-8, 10-9, 11-10, 12-11. Sempre però senza mai concretizzarli. Keys non è riuscita a concretizzare un quarto match point sul 13-12, ma nel ventisettesimo punto ha trovato una gran risposta di dritto vincente e, alla quinta occasione, ha chiuso con un altro dritto vincente uno scambio di 31 punti dove Kasatkina le ha provate tutte per riprendere ogni attacco della statuntiense.

È il settimo titolo della carriera per Keys, il terzo ottenuto sull’erba. Non è mai riuscita a trasmettere tutto ciò a Wimbledon, malgrado sia probabilmente il terreno più adatto alle sue caratteristiche. Chissà che questa volta non arrivi un guizzo.

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