Un Musetti in versione di grazia domina 6-4 6-3 6-1 lo spagnolo Munar e vola al terzo turno di Wimbledon per la prima volta in carriera. Avanti, forse anche con un pò di sorpresa, Matteo Berretini, che ha battuto in 4 set nel derby Lorenzo Sonego. Niente da fare per Matteo Arnaldi.
Tracce di azzurro sui prati verdi di Londra, che esaltano la classe di Musetti, protagonista di un match eccellente contro lo spagnolo Jaume Munar, n.109 del ranking, liquidato in tre set (6-4 6-3 6-1), di magie e vincenti.Sponsored By
Una vittoria, la seconda nel torneo londinese, che conferma il feeling sbocciato coi prati di Church Road, dopo due edizioni conclusesi con altrettante sconfitte per Musetti al primo turno. “Ho giocato un’ottima partita, mantenendo sempre il comando degli scambi – la soddisfazione del 21enne di Carrara -. Penso di aver meccanizzato meglio cosa devo fare su questa superficie. Sono vittorie importanti perché trasmettono fiducia e ulteriori motivazioni”. Nel terzo turno lo attende uno specialista dell’erba, il polacco Hubert Hurkacz, favorito n.17. “Ci siamo già affrontati qui due anni fa e aveva vinto lui. Ma oggi siamo due giocatori differenti. Personalmente sono molto maturato, anche se so che mi manca ancora qualcosa per l’ultimo gradino. Sono come una pianta che con pazienza bisogna innaffiare tutti i giorni in attesa di sbocciare. Spero che il match di domani mi sia di aiuto in questo senso”. Anche Matteo Berrettini è il ritratto della felicità al termine della sfida fratricida contro l’amico Lorenzo Sonego. Un match infinito, tre giorni di interruzioni e rinvii, che si è infine concluso al quarto set, con la vittoria del romano (6-7(5) 6-3 7-6(7) 6-3).
Punto di svolta, oggi, il break di Berrettini al sesto gioco della quarta frazione, decisivo per regalargli la rivincita dopo la dolorosissima sconfitta di Stoccarda, ancora contro Sonego. “Sono felicissimo perché fino a pochi giorni fa non pensavo neppure di poter scendere in campo, pensavo di ritirarmi e non erano bei pensieri – il ricordo di Matteo, finalista a Wimbledon solo due anni fa -. È stato un po’ come affrontare un esame senza aver studiato. Non mi sono preparato granché per questo torneo, ma volevo comunque esserci a tutti i costi. Fisicamente mi sono sentito bene, ma l’ho capito solo durante il match. Se non provi, non hai mai la certezza”. Il passaggio del primo turno cancella le lacrime di Stoccarda, il punto più basso della sua carriera. “Quando la pressione è tanta, perdi di vista le cose positive, da dove arrivi. Ma con il mio coach abbiamo deciso di accettare questo momento, chi sono adesso, senza caricarmi di inutili aspettative”. Nel secondo turno troverà l’australiano Alex De Minaur, “un vero combattente”.
“Ci conosciamo da tantissimo tempo, la prima volta che ci ho giocato contro era il 2017. Sarà un match estremamente difficile perché continua a migliorare. Ma io vivo alla giornata e non mi pongo limiti”. Domani in campo anche il n.1 d’Italia, Jannick Sinner, opposto al transalpino Quentin Halys: anche i tabloid inglesi hanno sottolineato il tocco di classe dell’altoatesino, presentatosi in campo con una borsa Haute Couture, firmata Gucci. “Non e’ una cosa che fa vincere le partite, conosco la famiglia Gucci…”, aveva commentato l’altoatesino. Nel tabellone maschile, salutano l’All England Club Matteo Arnaldi, sconfitto dallo spagnolo Roberto Carballes Baena (67(0) 63 64 64) e Marco Cecchinato, battuto dal cileno Nicolas Jarry (46 62 64 61). In campo femminile, viceversa, impresa di Elisabetta Cocciaretto che approda ai 16esimi di finale grazie alla vittoria sulla spagnola Rebeka Masarova (63 61).
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