[1] I. Swiatek b. [3] A. Sabalenka 6-2 6-1
Iga Swiatek è arrivata. La vera Swiatek, numero 1 del mondo, grande protagonista del 2022 e ottima interprete del rosso ha finalmente messo in campo una prestazione “delle sue” nella giornata che le ha dato una nuova finale a Roma dopo quella del 2021 e, soprattutto, la quinta finale consecutiva con la vittoria numero 27 di una serie sempre più impressionante.
Il 6-2 6-1 maturato nel primo match di giornata sul Campo Centrale è valso l’aggancio, anche, alla serie di Serena Williams a inizio del 2015. Davanti a lei, ora, ci sarebbero solo le tre migliori serie in assoluto degli anni 2000. A 32 vittorie Justine Henin tra 2007 e 2008, a 34 di nuovo Serena Williams nella prima metà del 2013 e poi a 35 Venus Williams, a metà 2000. Sono numeri sempre più importanti che oggi vengono anche confermati dal livello in campo della giocatrice di Varsavia, a caccia ora del quarto titolo ‘1000’ consecutivo della sua splendida annata.
Se nei giorni scorsi avevamo parlato delle enormi difficoltà nel match contro Victoria Azarenka e di un primo set, ieri, ancora abbastanza altalenante contro Bianca Andreescu, oggi Iga ha saputo alzare il livello quasi da subito. Gli stenti e il livello orribile visto con la bielorussa ex numero 1 del mondo sembravano quasi uno sbiadito ricordo tanto era netta la differenza. Non aveva l’aiuto necessario dal servizio, ma l’atteggiamento ogni qual volta dovesse comunque servire una seconda era molto più propositivo e sicuro, in qualche modo. L’avversaria odierna, poi, è ben altra caratura rispetto ad Azarenka, un po’ più simile alla Andreescu di ieri in alcuni regali di troppo, e come già avvenuto nella finale a Stoccarda di tre settimane fa quando Sabalenka va in affanno perde tanta lucidità e comincia a forzare ancor di più.
Tre break nei primi tre turni di battuta tenevano Swiatek avanti 2-1, poi l’allungo sul 3-1 con quattro prime seguite da altrettanti punti ottenuti con errori vistosi dell’avversaria. Sul 3-2 lo snodo probabilmente cruciale dell’intero match. La polacca è andata avanti 30-0 ma ha sbagliato un dritto non complicato dopo aver mosso per il campo Sabalenka, che ha poi trovato la via del 30-30 e aveva a “disposizione” una seconda avversaria da attaccare. Aryna è entrata col rovescio, lungolinea, ben piazzato ma Swiatek ha trovato un rovescio stretto incrociato capolavoro, che ha ribaltato completamente lo scambio e l’ha messa in posizione di chiudere col successivo dritto, tenere la battuta, e prendere il largo. Saranno 13 i punti consecutivi vinti dalla numero 1 del mondo che da quel 30-30 è salita fino al 6-2 e 0-40 nel primo game del secondo parziale.
Il break ottenuto e il successivo salvataggio da 0-30 hanno ulteriormente affossato le speranze di una bielorussa segnata, al contrario di chi invece, al di là della rete, lavorava tra geometrie e accelerazioni con grande facilità. Ha provato, Sabalenka, a evitare un secondo break di svantaggio ma alla quarta chance concessa ha forzato anche la seconda commettendo doppio fallo e Swiatek è arrivata fino alla chance di 5-0 prima di tirare, simbolicamente, il fiato. Aryna si è salvata, ha avuto una mezza chance nel game successivo dopo un medical time out per un fastidio alla schiena ma Swiatek si è ripresa bene e sul 5-1 ha chiuso i conti.
Dopo il 6-2 6-2 di Stoccarda, il 6-2 6-1 di Roma. Swiatek vola in una nuova finale dove, da favorita, affronterà o Ons Jabeur o Daria Kasatkina.
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