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WTA Melbourne 2: Anisimova, primo titolo dal 2019. Battuta Sasnovich in finale

A. Anisimova b. [Q] A. Sasnovich 7-5 1-6 6-4

Finisce in trionfo, e con qualche acciacco a una coscia, la settimana di Amanda Anisimova a Melbourne Park. Negli stessi campi dove si giocherà tra una settimana l’Australian Open, la ventenne statunitense si è imposta per 7-5 1-6 6-4 contro Aliaksandra Sasnovich, proveniente dalle qualificazioni. Un successo importante dopo un’enormità di problemi, anche personali, vissuti dall’estate del 2019, pochi mesi dopo aver ottenuto il primo titolo della carriera in aprile, a Bogotá.

La sua settimana a Melbourne è nata con una maratona tirata fino al fotofinish contro Alison Van Uytvanck (6-7 6-1 7-5) e si è conclusa con un’altra grande battaglia vinta sul filo di lana, battendo una bielorussa che deve rimandare ancora il primo titolo WTA della carriera e che forse mai come questa volta si è trovata così vicina. Non aveva mai vinto un set nelle due finali precedenti, l’ultima a Brisbane nel 2018, ma soprattutto il pesante parziale di 9 game vinti su 10 giocati dall’inizio del secondo set al 3-0 in suo favore nel set decisivo sembrava aver scavato un solco importante. In realtà, non appena Anisimova è riuscita a ritrovare efficacia nei colpi e a non far sentire più di tanto un fastidio alla coscia il match è rigirato.

Amanda aveva cominciato bene, recuperando un break di ritardo e prendendosi il primo parziale con la risposta di rovescio vincente sul set point, colpo fondamentale per lei in questi giorni, cancellando qualche affanno nei game precedenti. Nel secondo parziale un brutto inizio la portava sotto di due break, sul 4-1 Sasnovich veniva controllato il problema fisico e negli ultimi game, visibilmente contratta, lasciava andare il risultato pensando già al terzo parziale. La bielorussa riusciva abbastanza bene a muovere l’avversaria, per tutta la partita aveva cercato di non proporle palle identiche e abbastanza comode per non farla colpire nella maniera ottimale, variava quanto possibile per non darle riferimenti. Sul 3-0 nel set decisivo, però, la maggiore qualità di Anisimova è tornata in gioco. Due game perfetti e vantaggio per Sasnovich che si riduceva a un solo game senza grandi rimpianti.

La bielorussa a quel punto ha cominciato a smarrirsi un po’ nei momenti cruciali: fallito un 15-40 in risposta nel sesto game e poi uno 0-30 nell’ottavo, ha perso la battuta sul 4-4 e nel decimo game Anisimova ha potuto concludere con un ace sul match point. Crollata quasi ai margini della top-100 a fine 2021, la statunitense potrà ora godere di un importante balzo nel ranking, cominciando al meglio una stagione che sperava soprattutto di vivere senza grandi pressioni dopo le delusioni recenti. L’inizio non è affatto male.

Diego Barbiani

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