Pink Padel

“Coraggio ragazze: andiamo a fare strage!” Così Rizzo, la leader delle Pink Ladies di Grease, raduna le compagne per il primo giorno di scuola alla Rydell High School.

Chissà se anche la capitana Marcela Ferrari ai mondiali in Qatar avrà incitato la squadra femminile di padel con parole simili. Con un risultato sorprendente le nostre ragazze hanno riscritto la storia del padel aggiudicandosi il terzo posto dietro Spagna e Argentina, proiettando la nazionale italiana femminile nell’Olimpo di questa recente disciplina. Un cammino straordinario quello delle atlete azzurre che solo l’Argentina ha interrotto purtroppo in semifinale, ma va detto che un tale risultato sarebbe stato impensabile fino a pochi anni fa. I livelli di  Spagna e Argentina sono ancora molto alti ma la compagine azzurra si è battuta con grande impegno e determinazione ottenendo un fantastico bronzo. Un piazzamento mai raggiunto prima d’ora che si somma al soddisfacente quinto posto della nazionale maschile.  Del successo sono indiscusse artefici Chiara Pappacena, Carolina Orsi, Giulia Sussarello, Carlotta Casali, Giorgia Marchetti, Valentina Tommasi, Emily Stellato ed Erika Zanchetta. L’Italpadel negli ultimi anni ha registrato una enorme crescita, ottenendo un incredibile successo soprattutto tra le atlete. Infatti in Italia sempre più donne si stanno appassionando a questo gioco, considerato inizialmente come una variante del tennis, imparentato con lo  squash ma che invece possiede caratteristiche e regole ben diverse. In questo boom del padel l’adesione femminile è altissima. Riscuote un forte consenso  nell’universo femminile forse perché fa bruciare molte calorie trattandosi di un’attività aerobica ed energica, con un buon lavoro muscolare. Ma non solo dinamismo, nel padel il fattore aggregante è fondamentale: giocare in coppia è divertente e la socializzazione è immediata. Anche se il padel è fortemente rosa sono ancora poche le giocatrici nei tornei e nelle competizioni ufficiali, mentre i campi pullulano di padeliste amatoriali. Manca un po’ del coraggio sfrontato di Rizzo ma le Pink Padel stanno sfoggiando un grande entusiasmo che sopperisce alla poca esperienza ancora maturata, indispensabile  per contribuire allo sviluppo di questa disciplina. Un punto di riferimento per chi si sta avvicinando al padel è  la coppia di campionesse Pappacena e Sussarello. La romana e la comasca sono compagne affiatate nello sport e grandi amiche nella vita. Ragazze vincenti, orgogliose e felici di essere  fonte di ispirazione per tutte quelle donne, di ogni età, che si avvicinano al padel. All’inizio Chiara Pappacena giocava a tennis ma poi si è presa una pausa durante la maturità per concentrarsi sul diploma. Il padel è arrivato per gioco ma tra un esame e l’altro durante l’università ha cominciato a occupare sempre più spazio. Anche se adesso Chiara gioca a tempo pieno a padel lo scorso anno si è comunque laureata in Giurisprudenza. Se Chiara e Giulia continuano a mietere successi nazionali e internazionali, resta ancora da realizzare il sogno di giocare alle Olimpiadi. Infatti  è in corso una trattativa per ammettere anche il padel nel novero delle discipline olimpiche in quanto al momento non soddisferebbe ancora tutti i requisiti richiesti  ma si spera possa rientrare nei canoni entro il 2024. Una ascesa inarrestabile e travolgente quella del padel che potrebbe far capitolare anche il Comitato Olimpico! Se ancora il condizionale è d’obbligo su un aspetto sono tutti d’accordo: il futuro del padel è donna, è decisamente Pink. Non più una gang di studentesse greaser, bensì un movimento femminile eterogeneo e in delirio per una disciplina scambiata inizialmente come un’effimera moda ma che invece si sta affermando con solidità sul palcoscenico sportivo internazionale, confermandosi ai vertici del gradimento degli appassionati italiani. È avviato su una strada di consensi sempre più larghi il padel, ci sono tutti i presupposti perché si trasformi in una passione duratura e iconica, come l’amore senza tempo di Sandy e Danny, iniziato con leggerezza nelle “Summer Nights” ma sopravvissuto agli assalti di curiosità delle civettuole Pink Ladies che intonano “tell me more, tell me more”!

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