Eravamo stati sin troppo facili profeti nel chiudere la cronaca degli ultimi due quarti di finale chiedendoci in che modo Dimitrov si sarebbe fatto sfuggire di mano un torneo che dopo la vittoria di Fritz contro Zverev sembrava avere in mano. E se anche non è stata forse tutta colpa sua il bulgaro non ci ha deluso, diciamo così. Contro un buon Norrie, e niente di più, Grisha ha trovato modo di andare subito sotto 4-0 evidentemente disturbato dal vento, peccato che ci fosse anche per Norrie. Dimitrov, in una partita francamente brutta, ha recuperato uno dei due break ma l’ha restituito subito e ha perso il set per 6-2. Siccome non gli sembrava abbastanza ha ritenuto dover andare anche sotto 2-0 nel secondo, ripetendo la serie di 0-4 con cui aveva cominciato il match. Norrie è stato abbastanza a guardare, cercando sostanzialmente di non calare troppo al servizio, cosa che non gli ha evitato di entrare in difficoltà praticamente in tutti i game fino all’ultimo, quello giocato sul 5-4. Lì Dimitrov si è definitivamente stufato e Norrie ha messo sempre la prima, raggiungendo la sua prima finale in un Masters 1000, chissà se ci sarà la seconda.
Siccome non bastava la delusione di Dimitrov ci si è messo anche Fritz che dopo aver sciupato tre set point contro Basilashvili è riuscito a perdere il primo set al tiebreak. Vero è che il georgiano aveva convinto maggiormente nei suoi turni di battuta ma il modo con cui lo statunitense ha perso il tiebreak grida vendetta al cielo. Ad ogni modo anche la seconda semifinale è stata una prece, inutile girarci attorno. I due hanno giocato cercando di tenere il loro massimo livello di gioco il problema è che è ben poca cosa. Buon servizio, una certa violenza nei colpi da fondo e basta così. Ci si aspettava qualcosa di più da Fritz, che dopo aver perso il primo set aveva cominciato il secondo con un diverso cipiglio, ma di nuovo buttava due palle break nel terzo game con dei dritti non degni della semifinale di un masters 1000 e poi subiva il break nel sesto game nonostante un recupero da 0/30. Basilashvili non doveva fare niente di più, la tensione del grande risultato gli stava giocando un brutto scherzo perché non solo falliva tre match con due dritti tirati in mezzo alla rete e un terzo largo in corridoio, ma un quarto dritto sbagliato dava persino la palla break a Fritz. Il georgiano l’annullava con un rovescio lungolinea, concedeva, ancora col dritto una seconda palla break, ma con un ace tornava a match point. Il quarto era quello giusto, perché stavolta la risposta di Fritz era troppo corta e Basilashvili stavolta il dritto non lo sbagliava.
Finale inedita e decisamente irripetibile quella di Indian Wells. Per quello che vale nell’unico precedente Norrie ha battuto Basilashvili a Rotterdam quest’anno, lasciando appena tre game al georgiano. Ma non significa granché.
Semifinali
[21] C: Norrie b. [23] G. Dimitrov 6-2 6-4
[29] N. Basilashvili b. [31] T. Fritz 7-6(5) 6-3
Finisce malissimo l'avventura alle WTA Finals di doppio per sara Errani e Jasmine Paolini, che…
Finale rocambolesco per il girone verde, che aveva visto ieri pomeriggio il forfait di Jessica…
Jannik Sinner da una parte, Carlos Alcaraz dall’altra. Questo il verdetto del sorteggio dei gironi…
Elena Rybakina è riuscita nell'unico vero compito rimastole: lasciare Riyad con buone sensazioni in vista…
Non riesce Jasmine Paolini a superare il gruppo viola alle WTA Finals, travolta contro Zheng…
La sconfitta di Iga Swiatek contro Coco Gauff non solo mette nei guai la numero…