[1] A. Barty b. A. Kerber 6-2 7-5
Bisogna di nuovo aggiornare i numeri: 20 tornei giocati da numero 1 del mondo nel circuito WTA, nona volta in finale. Ashleigh Barty sta diventando un martello costante sia nel gioco che nei numeri, e a Cincinnati ha vinto quattro partite migliorando il proprio livello volta dopo volta.
Dal terzo turno contro Victoria Azarenka l’australiana ha ingranato, togliendosi la ruggine del primo match e facendo voce grossa in un lato di tabellone tutt’altro che agevole. Dopo la bielorussa ha avuto la giocatrice rivelazione del 2021, Barbora Krejcikova, e la veterana Angelique Kerber, che sta tornando a macinare buona costanza di risultati con la terza semifinale consecutiva. Come a Wimbledon, però, la tedesca si è fermata contro una grande Barty, che oggi di nuovo ha messo la prima ipoteca sul match dopo un primo set chiuso 6-2 e dove comunque la sua avversaria non aveva mostrato questa grande differenza, ma la qualità e la solidità della numero 1 del mondo hanno fatto tutta la differenza e sul 3-2 il break a zero in suo favore ha spezzato l’equilibrio, con Kerber che ha subito pesantemente il colpo tanto da perdere cinque game di fila.
Sul 6-2 2-0 e servizio sembrava già un match concluso. La tedesca però ha reagito, spingendo meglio di rovescio e facendo correre maggiormente l’avversaria fino a ribaltare la situazione. Non confermando però il break del 3-2 ha riportato tutto in equilibrio e, sul 5-6, un brutto game al servizio ha portato Barty all’ennesimo successo della sua stagione. Sono 19 le finali WTA/Slam complessive per Ashleigh, che in questo 2021 da quando ha lasciato l’Australia per Miami, a inizio marzo, ha ottenuto quasi solo gioie: vittoria in Florida, quarti a Charleston, vittoria a Stoccarda, finale a Madrid, ritiro a Roma (quarti) e Roland Garros (secondo turno), vittoria a Wimbledon e ora finale nel Western & Southern Open. Una vittoria domani le darebbe di nuovo oltre 10.000 punti nel ranking WTA, proiettandola ancor più da leader nella novantesima settimana da numero 1 del mondo.
È già al nono posto nella classifica di tutti i tempi, e Lindsay Davenport a 98 è ormai nel mirino anche perché la seconda nel ranking, Aryna Sabalenka, ha quasi 3.000 punti di distacco. Sarà molto dura toglierla da lassù a breve, soprattutto poi se tiene questo ritmo e questa costanza che nel femminile non si vedeva da un po’ di tempo.
[WC] J. Teichmann b. [4] Ka. Pliskova 6-2 6-4
È un torneo magico per Jil Teichmann, che ha raggiunto la finale più importante della carriera a Cincinnati con la terza partita clamorosa della sua settimana. Dopo la vittoria contro Naomi Osaka, infatti, si è imposta poi nei confronti della connazionale e recente medaglia d’oro olimpica Belinda Bencic ai quarti e adesso battendo Karolina Pliskova in semifinale.
Sempre grande sfavorita, sempre in grado di rigirare il pronostico con una partita di grandissimo valore. Solo la giapponese è stata in grado di toglierle un set, e quella che sembrava essere uno scivolone dell’ex numero 1 del mondo col tempo sta diventando sempre più un capolavoro per Teichmann, che ieri sera ha semplicemente travolto la numero 4 del seeding per 6-2 6-4. Qualche numero a partire dal match di ottavi: contro Osaka ha giocato un match da 21 vincenti e 17 errori gratuiti (+4), contro Bencic 23 vincenti e 9 errori gratuiti (+14) e contro Pliskova 27 vincenti e 10 errori gratuiti (+17).
Mancina, svizzera ma con forti contaminazioni spagnole dal team tutto iberico, si muove benissimo in campo e intepreta molto bene le due fasi di gioco. Pliskova, qui, è da subito sembrata pronta a soccombere, sottoposta a un ritmo che non riusciva a tenere e chiamata a lunghi spostamenti per raggiungere la palla. In tabellone con una wild-card, lei che è partita dal numero 71 del ranking, con questo risultato Teichmann rientrerà tra le prime 50 del mondo. E in finale, la possibile chela mancina potrebbe anche aiutarla nella diagonale sul rovescio di Barty che si è la numero 1 del mondo in carica, ma che troverà di fronte una avversaria questa settimana veramente, veramente ispirata.
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