[15] I. Swiatek b. [9] Ka. Pliskova 6-0 6-0
Pazzesco al Foro Italico: Iga Swiatek trionfa nella finale aggiudicandosi il primo WTA 1000 della carriera battendo 6-0 6-0 la numero 9 del mondo Karolina Pliskova e da domani, lunedì 17 maggio, quella sarà la posizione che andrà a occupare nel ranking femminile facendo il proprio ingresso per la prima volta in top-10 con un trionfo che è un biglietto da visita enorme a due settimane dal Roland Garros dove sarà chiamata a difendere il titolo ottenuto a ottobre nel 2020.
Una prestazione semplicemente perfetta per quasi tutta la partita, per la polacca, che ha perso i primi punti al servizio quando già era avanti 6-2 2-0 e 15-0. Era il quinto game al servizio, aveva fatto fin lì 13/13, poi un leggero calo che le era costato il 15-15 anche per il pubblico che cominciava un po’ a incoraggiare Pliskova che nel momento migliore della sua partita ha risposto molto profondo nei successivi due punti ed era anche andata 15-40. Nulla, però. La risposta appena lunga sulla prima chance è stata l’occasione più nitida della sua giornata.
L’enorme differenza tra le due si notava da subito, smontando ogni idea e progetto di chi aveva previsto un equilibrio maggiore per le energie spese ieri da Swiatek nel doppio impegno che avrebbe potuto renderla un po’ meno fresca. Invece l’impatto con la finale del Foro Italico è stato inappuntabile. Game a zero, e già dal primo punto si vedeva il filo conduttore della giornata: la polacca ha spinto un rovescio con buon margine nella zona centrale del campo, Karolina aveva già due metri di ritardo ed era molto dietro la linea di fondo campo. Tutto quello che non doveva essere, col problema poi di un servizio che non le ha mai regalato respiro e due doppi falli nel suo primo turno di battuta già avevano l’aspetto di una condanna.
Il suo momento, purtroppo, è questo. Sta cercando di mettere insieme qualche buona prestazione, ma appena trova un’avversaria davvero in palla sembra crollare con la testa prima che col gioco. Oggi non aveva armi in partenza e probabilmente non l’avrebbe vinta perché Swiatek su terra va che è una meraviglia, ma non ha avuto nemmeno quel qualcosa che poteva sostenerla un po’ più a lungo. Invece, in 45 minuti si è completata quella che per lei è un’umiliazione, con anche dei fischi alla fine ingenerosi. È vero che il pubblico ha pagato un biglietto importante e sperava in un match che potesse dare qualcosa oltre a un’esibizione sportiva della diciannovenne di Cracovia, ma è anche vero che Swiatek è uno dei nomi che potrebbe dominare la scena sulla terra battuta negli anni a venire. Ha mobilità, qualità, tocco, precisione e lettura del gioco a livelli molto elevati. Se spinge può anche non andare necessariamente sulle righe per controllare la situazione. Ha calma, ha tanti punti su cui poter migliorare, ma ha anche un gap enorme contro questa Pliskova sulla sua superficie preferita.
Nell’estate del 2020 le due si erano trovate contro in un match di esibizione a Praga e Swiatek stava offrendo una prova simile a quella odierna, ma su cemento, andando avanti 5-0 e 0-30. Oggi non ha concesso nemmeno quel calo, sia nel primo che nel secondo parziale. In risposta teneva profonda la palla e caricava con tanto spin, costruiva lo scambio e usciva spesso vincitrice. Al servizio c’era ancor meno bisogno perché era sempre in comando e il braccio girava troppo bene che aveva il punto chiuso in pochi colpi. Ben presto, dunque, la partita non era più vedere chi poteva spuntarla ma sperare ci potesse essere un lampo e una reazione d’orgoglio di Pliskova, fermatasi però a quelle due palle break sul 6-0 2-0 15-40. È il primo 6-0 6-0 in una finale a Roma, e vale il terzo titolo di Swiatek che a nemmeno 20 anni ha in bacheca un 1000 a Roma, un trofeo di campionessa del Roland Garros e il 500 di Adelaide a fine febbraio di quest anno.
Doveva essere l’anno in cui non pensava troppo ai risultati per non andare troppo fuori giri, eppure finisse ora la stagione sarebbe comunque un’annata molto pesante. Non solo per lei, ma anche per le avversarie che ora su terra hanno trovato un’avversaria che può essere tra le maggiori favorite se non la principale indiziata al titolo in ogni settimana sul rosso. Questo è appena il settimo torneo che disputa nel circuito maggiore sulla terra: due titoli, una finale, due ottavi di finale tra cui il Roland Garros 2019 (prima volta Slam alla seconda settimana) e quello di Madrid di due settimane fa. E il 31 maggio compirà 20 anni.
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