La prima semifinalista del WTA 1000 di Roma è Petra Martic, numero 25 del mondo, che ha sconfitto 7-5 6-4 Jessica Pegula. Da qualche settimana ha cominciato un periodo di prova con l’ex numero 4 del mondo Francesca Schiavone.
Dopo il match vinto ieri in rimonta contro Nadia Podoroska 3-6 6-1 6-2 la croata ha parlato di questa unione che era partita con qualche difficoltà a causa della brutta situazione soprattutto mentale in cui l’ex top-15 si stava trovando, ma ora sta ritrovando buone sensazioni per la prima volta dopo diversi mesi.
“L’ho chiamata per parlarle di questa idea, e lei era molto contenta di darmi una mano” ha detto ieri in conferenza stampa, “e abbiamo cominciato poco prima che cominciasse la stagione sulla terra battuta. Questo è un periodo di prova, ma spero davvero riusciremo a proseguire”. I problemi nascevano da un inizio di 2021 con molte ombre, culminato dopo Miami con la sensazione che avesse bisogno di una scossa e pensando a un profilo nuovo da avere accanto. “Volevo una ex giocatrice, qualcuna che potesse darmi positività e capire alcune dinamiche, qualcuna che avesse un gioco abbastanza simile al mio”.
Schiavone è diventata per lei un punto di riferimento, una voce nuova e, ha rivelato, che pare abbia toccato le giuste corde. “Ho cominciato a sentire il mio gioco un po’ di più” ha detto la croata, “da un match all’altro credo ora che sto tornando a sentirmi come prima in campo, e questa è un’ottima cosa. Lei crede davvero in me, lei crede che possa essere meglio di quella che sono e questo vuol dire veramente tanto per me, soprattutto in un periodo in cui ho faticato tantissimo a trovare fiducia in me stessa. Lei in queste settimane era sempre pronta a ricordarmi alcune cose: ‘Tu servi bene, tu fai questo molto bene, credici, credi in te, fidati del tuo gioco’. I primi due tornei su terra stavo ancora faticando, adesso sembra che qualcosa stia tornado”.
Un altro aspetto che sta piacendo a Martic è come Schiavone cerchi di calmarla e distoglierla dalla sua ossessione per la ricerca della perfezione: “Cerca di calmarmi, mi dice ‘rilassati, non hai bisogno di un colpo super, credi in quello che hai, andrà benissimo’. Lei è una che lavora tanto, e mi spinge a fare di più, ma al tempo stesso vuole allontanarmi un po’ dal concetto di perfezionismo. Mi sta dando equilibrio, è molto bello avere una persona su cui possa fare affidamento quando i nervi cercano di avere la meglio. Questo per me vuol dire tanto”.
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