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Tiley: “Rischio contagio molto basso, ci aspettiamo di ricominciare venerdì. L’Australian Open lunedì 8”

È passata una giornata dall’annuncio di una persona dello staff dell’hotel-quarantena di Melbourne, il Grand Hyatt, divenuto positivo a seguito di un tampone effettuato il 2 febbraio.

Oggi, giovedì 4 febbraio, il tennis ha dovuto prendersi una pausa per i grandi ritardi e disagi che il dover tenere oltre 500 persone (ieri si ragionava su un massimo di 600, oggi i numeri accennati sembrano meno) in isolamento fino al risultato del tampone, impossibilitati così a raggiungere Melbourne Park.

Col passare delle ore, poi, si è chiarita anche la posizione presa dal governo di Victoria sui tennisti e addetti ai lavori che sono tornati in isolamento: non erano contatti stretti, come invece chi era in volo con persone poi risultate positive, ma contatti casuali, dunque non dovevano cominciare altri 14 giorni di quarantena se il tampone avesse dato esito negativo.

La giornata odierna è stata completamente ribaltata e per cercare di fare i procedimenti con ordine si è deciso per un elenco alfabetico in fasce orarie del mattino, cercando poi entro tardo pomeriggio/sera di avere tutti i risultati, e dita incrociate che non ci siano ulteriori problemi. A questo proposito ha parlato Craig Tiley, direttore di Tennis Australia, in un briefing con la stampa: “Ci è stato confermato che la probabilità che qualcuno risulti positivo sia molto bassa”. La situazione infatti, dopo il caos dei primi momenti, è sembrata più chiara: il governo ha immediatamente disposto informazioni molto dettagliate sulle tempistiche, i luoghi e gli orari in cui questa persona si è trovata prima del 2 febbraio, ma ha anche aggiunto che costui era negativo al termine dell’ultimo turno di lavoro effettuato all’Hyatt, il 29 gennaio. Solo tra il 29/30 gennaio e il 2 febbraio ha dunque manifestato sintomi, e su questo il dipartimento di salute di Victoria ha messo in moto da tempo un motore abbastanza collaudato per cercare di risalire alle origini visto come siano riusciti a spegnere sul nascere anche il possibile focolaio di fine dicembre.

Tiley è sembrato piuttosto fiducioso sugli sviluppi dei prossimi giorni: c’è la volontà di portare a termine i sei tornei in preparazione all’Australian Open e la ferma convinzione che l’8 febbraio lo Slam potrà cominciare senza problemi, con il sorteggio originariamente previsto per le 8 del mattino italiane del 4 febbraio ora spostato di un giorno. Pur sperando nella buona sorte dal punto di vista della salute, Tiley e gli altri organizzatori potrebbero andare però incontro venerdì a una giornata di forti piogge che rovinerebbe ulteriormente le tante partite ancora in programma, motivo per cui stanno già pensando di mettere a disposizione gli otto campi coperti appena più a sud di Melbourne Park oltre ovviamente ai tre campi coperti disponibili dentro all’impianto.

(aggiornamenti a breve)

Diego Barbiani

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