F. Tiafoe b. S. Travaglia 7-6(5) 6-2 6-2
Troppo facile dire adesso che Travaglia avrebbe forse dovuto pensare un po’ di più al fatto che il primo turno di uno Slam contro Tiafoe andrebbe preparato con maggiore attenzione. Il nostro Stefano è arrivato decisamente stanco dopo la bella battaglia contro Sinner e di fatto è durato un solo set, il primo, quando ha trascinato il 23enne di Hyattsville, da qualche parte nel Maryland, al tiebreak. Ha avuto anche la possibilità di portarlo a casa quel set, servendo sul 6-5 in un parziale costellato di break, ma non è bastato. Nel tiebreak poi è partito bene ma ha perso quattro punti di fila e non è più riuscito a rimontare. Nel secondo set Travaglia ha cominciato ad accusare tutto il peso della partita giocata meno di 24 ore prima e nel terzo solo un parziale scatto di orgoglio, unito ad una certa distrazione di Tiafoe, ha evitato un punteggio meno severo. Troppo facile dirlo adesso appunto, ma magari Travaglia e il suo gruppo potranno trarre qualche indicazione sul futuro prossimo.
C. Giorgi b. Y. Shvedova 6-3 6-3
Camila Giorgi comincia bene l’Australian Open, lasciandosi al momento alle spalle il problema fisico che l’aveva costretta al ritiro la scorsa settimana nella sfida contro Sofia Kenin. L’azzurra, in campo comunque con una vistosa fasciatura alla coscia sinistra, ha superato Yaroslava Shvedova 6-3 6-3 ed è approdata così al secondo turno dove affronterà Iga Swiatek.
La partita odierna si presentava abbastanza agevole, contro un’avversaria che sta cercando ora di rientrare nel tour dopo oltre due anni di assenza per maternità ma che, e lo avevamo visto già nel primo turno di Abu Dhabi contro la nostra Bianca Turati, ancora non è in condizione per tenere testa a una top-100. È migliorata, qualche elemento del suo bel tennis si è rivisto, ma Giorgi non ha avuto problemi nell’infilare un parziale di 4 game consecutivi dal 3-2 e servizio Shvedova nel primo set e poi nel prendere immediatamente margine a inizio del secondo per poi gestire i propri game di battuta e prendere un nuovo break sul 5-3.
Al prossimo turno può avere una chance, perché Swiatek sembra fare un po’ fatica a sfidare giocatrici super offensive. Però la polacca può essere vulnerabile contro una Giorgi che però, di contro, deve essere efficace e sfruttare le chance.
[Q] S. Errani b. [30] Q. Wang 2-6 6-4 6-4
È un po’ una regola, una sentenza: mai dare per morta Sara Errani. Anche adesso che non ha la brillantezza dei suoi anni migliori. Anche adesso che viene costretta a passare dalle qualificazioni e a faticare per staccare il pass per il tabellone prinicipale, eppure arriva, scende in campo contro una testa di serie di buon valore come Qiang Wang e finisce per completare una grandissima rimonta.
La cinese lo scorso anno in questo torneo eliminò Serena Williams, al terzo turno, oggi invece dovrà mangiarsi le mani per una partita che stava gestendo anche malgrado il problema accusato nel secondo set alla coscia sinistra, fasciata quando Errani era avanti 5-2 e riuscendo a infilare otto punti consecutivi alla ripresa da riavvicinarsi fino al 4-5, ma non concretizzando poi col servizio l’occasione del 5-5.
Il terzo set è stato caotico a dir poco. La cinese partiva molto meglio tanto da prendere due break di vantaggio e trovarsi sul 4-1 e servizio col controllo totale dell’incontro… per perderlo in una manciata di minuti. Brutto il game al servizio sul 4-1, ancor peggio quello sul 3-4 e in mezzo una palla break mancata sul 4-2. Poi l’incubo che per lei si è materializzato sul 4-4 quando ha buttato al vento cinque palle break, ma soprattutto su almeno tre di queste non ha messo in campo la risposta, buttando via la palla in lunghezza con Errani che sì qui tirava sospiri di sollievo. Alla fine, in maniera ancor più incredibile, Sara chiudeva il game con la combinazione servizio da sotto e lob vincente.
Sul 5-4, Wang è definitivamente crollata. Errani si è presa una vittoria quasi insperata per regalarsi un secondo turno di grande valore contro Venus Williams. L’ultima volta che le due si affrontarono fu allo US Open 2014, quando l’azzurra vinse con (anche lì) un match incredibile finito 6-0 0-6 7-6(5). Ormai sette anni fa.
[Q] A. Karatsev b. G. Mager 6-1 6-3 6-4
Speravamo arrivassero qualcosa in più di otto game dal match di Gianluca Mager, alle prese con un primo turno non certo impossibile contro Aslan Karatsev, che non è certo l’elemento di spicco di questo rinascimento russo. L’ormai 27enne moscovita ha concesso davvero pochissime possibilità al ligure mettendo subito le cose in chiaro nel primo set e controllando senza particolari problemi i due set successivi. A dire il vero Mager nel secondo set ha avuto la palla per andare avanti di un break ma sprecata l’occasione Karatsev ha accelerato un po’ e chiuso il set alla prima occasione. Il terzo set è passato nell’attesa del break decisivo, arrivato al settimo game dopo che nel quinto Mager si era salvato. Peccato.
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