Mesi e mesi di trattative e tentativi di trovare metodi sicuri per ridurre al minimo i rischi della comunità di Melbourne per l’arrivo di migliaia di persone tra giocatori/giocatrici e addetti ai lavori durante l’Australian Open e tutti gli sforzi che rischiano di essere vanificati da una mossa che fa discutere.
Dopo aver trattato ogni aspetto nel minimo dettaglio ed essersi (giustamente) mostrati molto rigorosi e intransigenti, adesso il governo australiano in comune accordo con Craig Tiley e Tennis Australia ha concesso una deroga a Tennys Sandgren per poter imbarcarsi sul volo charter che da Los Angeles si dirige a Melbourne.
Sandgren ha aperto il vaso di Pandora scrivendo per primo su Twitter che è divenuto positivo dopo il giorno del Thanksgiving, il 26 novembre, e nonostante tutto otto settimane più tardi risultava ancora positivo all’ultimo test, effettuato lo scorso lunedì.
Da qui è cominciata una thread con aggiornamenti sugli sviluppi. Sandgren credeva a questo punto di non poter partire, poi il tweet che diceva che avrebbe potuto partire domani.
Un’ora più tardi che era stato accettato su un volo (il charter messo a disposizione da Tennis Australia specificamente per l’evento) che lo avrebbe atteso anche 15 minuti dopo l’orario iniziale di partenza.
Infine, la comunicazione che da positivo è potuto salire sull’aereo: “Craig Tiley è uno stregone”.
Tiley, con Tennis Australia, è dunque intervenuto per impedire al giocatore di rimanere a piedi ed effettuare la traversata del Pacifico in direzione Melbourne. Una scelta pericolosissima non solo per il rischio di avere un potenziale infetto sul volo a contatto con altre persone ma anche a livello locale, con numerose persone bloccate al di fuori del confine dello stato di Victoria a seguito degli sviluppi durante le feste natalizie in cui i focolai tra Sydney e Brisbane hanno costretto il governo locale a chiudere i confini e creare grandi problemi a chi cercava di tornare a casa non risultando positivo.
Una nuova mossa abbastanza strana dopo la decisione di selezionare alcuni giocatori e giocatrici da portare ad Adelaide. Novak Djokovic, Rafael Nadal, Dominic Thiem, Simona Halep, Serena Williams, Naomi Osaka prenderanno parte a un’esibizione nel South Australia tra 29 e 30 gennaio. Loro faranno quarantena in un altro stato, potranno portare con sé i partner specifici per gli allenamenti e arriveranno a Melbourne solo il 31 gennaio. Il tutto quando per settimane sembrava chiara la sensazione che si dovesse fare l’impossibile per non far uscire giocatori e giocatrici dallo stato di Victoria.
Quando anche la vicenda Sangren è diventata virale su Twitter, l’account dell’Australian Open è intervenuto per un primo chiarimento
“Alcune persone che hanno recuperato dal covid-19 e che non sono vettori del virus possono continuare a mostrare il virus per diversi mesi. Gli esperti della pubblica salute del governo di Victoria analizzano ogni caso sulla base di dettagliati report medici per assicurarsi che le persone non siano vettori del virus al momento dell’imbarco sul volo charter.
Le critiche sono arrivate, anche qui, nel giro di breve. Un utente ripropone lo screenshot delle regole imposte dal torneo nei suoi protocolli di sicurezza.
Al primo punto: “Tutti i giocatori e gli ufficiali devono avere un test negativo prima della partenza dal loro paese coi voli charter”.
L’esenzione di cui ha potuto godere Sandgren, oltretutto uno dei diversi tennisti statunitensi che in questo periodo hanno continuato a denigrare i problemi causati dal Covid-19 e l’altro giorno minimizzava la condotta di Christian Harrison che aveva rifiutato di fare l’intervista a bordo campo per non voler indossare una mascherina, è un rischio enorme e un precedente molto scomodo per tutta l’organizzazione. Tanto che poco dopo è dovuto uscire un altro comunicato dal torneo.
“I giocatori sono ammessi a entrare in Australia per l’Australian Open con la prova di un test negativo al momento dell’imbarco, o con l’approvazione a viaggiare come guarito a completa discrezione delle autorità del governo australiano. Chiunque vuole viaggiare all’Australian Open che è risultato positivo al test anticovid deve mostrare ulteriore e altamente dettagliata analisi medica come prova che il caso possa considerarsi guarito e che la persona non possa più infettare altri e rappresentare un rischio per la comunità. Nel caso di Tennys Sandgren, che ha rivelato di essere stato positivo a un test effettuato a novembre, la sua documentazione medica è stata controllata dalle autorità sanitarie di Victoria. Al termine, gli è stato concesso di poter viaggiare. Ogni caso di guarigione deve passare per questo processo per avere l’opportunità di viaggiare qui per l’Australian Open. Nessuno può viaggiare senza un test negativo o questa particolare documentazione per avere l’autorizzazione. All’arrivo, i giocatori verranno immediatamente spostati in ambienti per la quarantena sicuri dove rimarranno per 14 giorni sotto il controllo dell’autorità Covid-19 di Victoria, venendo sottoposto a una programmazione di test ancora più rigorosa di molti viaggiatori in arrivo”.
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