[1] A. Sabalenka b. [2] E. Mertens 7-5 6-2
Le strade di Aryna Sabalenka ed Elise Mertens si sono incrociate per la prima volta nel torneo WTA International di Lugano, nel 2018. Fu una settimana pessima, dal punto di vista del meteo, con già le qualificazioni costrette a terminare martedì sera sotto i palloni aerostatici di un circolo lontano dai campi ufficiali. Per tutta la settimana cadde una pioggia incessante e sia Sabalenka che Mertens furono costrette a un tour de force importante tra venerdì e domenica con almeno 6 partite disputate tra singolo e doppio.
Arivarono in fondo e la belga si aggiudicò il titolo sia in singolare che in doppio battendo la bielorussa in entrambe le finali. Quell’anno Mertens, che sfiorò la top-10 in singolare, arrivò comunque alle WTA Finals di Singapore in doppio, in coppia con Demi Schuurs. Vennero eliminate al Round Robin ed Elise disse che dal 2019 avrebbe pensato maggiormente al singolare, rompendo quindi la coppia con la specialista olandese. Poi però arrivò Sabalenka, e le due si convinsero a giocare assieme qualche torneo di doppio, i più importanti della stagione. Dopo i quarti di finale all’Australian Open arrivò il primo WTA Premier Mandaotry a Indian Wells e al di là del sorprendente successo in finale si vide lontano dal campo quanto le due avessero ormai un grande rapporto. Vinto il secondo turno, annullando tre match point, Mertens stava facendo delle foto con dei fan che avevano la bandiera belga e Sabalenka subito dopo le diede una pacca sulla spalla e le fece cenno di spicciarsi, come in una gara a chi delle due arrivasse prima al caddy per riportarle nella players lounge. Mertens se la rideva, Sabalenka le urlava “you lose you pay!” (“tu perdi e tu paghi (la scommessa)”).
Durante la conferenza stampa post finale Sabalenka si accorse di essersi dimenticata di segnare la coppia per il torneo di Miami, Mertens la guardò e con lo sguardo di chi sospettava tutto rispose: “Ho fatto io, tranquilla”. Aryna abbassò la testa imbarazzata. Da lì hanno vinto Miami e lo US Open, poi di nuovo quest anno hanno trionfato a Ostrava nella prima occasione in cui Sabalenka ha realizzato la doppietta singolo-doppio. Lei non ha mai veramente pensato di intraprendere una strada nella specialità, ma questi due anni con Mertens le hanno fruttato ben più di ogni previsione e sebbene non ci sia ancora una decisione per le due su cosa fare nel 2021, hanno saputo chiudere il 2020 come meglio probabilmente non potevano. La finale di Linz è l’ultimo capitolo di una difficilissima stagione WTA che si spegne lontana dai riflettori importanti, senza le WTA Finals e senza i suoi tornei “pesanti” in Cina, ma Sabalenka e Mertens per quanto fatto almeno dalla ripresa meriterebbero entrambe un posto in top-10. Andando a vedere la Race, la bielorussa è ottava mentre la belga è nona. E per quanto siano legate riescono a lasciare da parte il concetto di affrontare un’amica e danno vita spesso a belle lotte. Come oggi.
Il 7-5 6-2 che ha premiato Sabalenka è frutto di un bel braccio di ferro che ha premiato la giocatrice di Minsk da quando un game al servizio disastroso ha concesso a Mertens la chance di servire per il set. Dal 5-4, però, la belga è stata travolta dal ritorno arrembante dell’avversaria. Sono anche le condizioni ideali per Aryna, che può giocarsi tutto in pochi scambi e con la sua racchetta che spesso decide le sorti del punto, ma Elise spesso cercava di mettersi in mostra tra contenimento e contrattacco. I lungolinea della numero 2 del seeding erano spesso letali: molto ben piazzati ma anche giocati a sorpresa, con Sabalenka non particolarmente brillante dal punto di vista fisico e che spesso si lamentava di errori e situazioni in cui non trovava esplosività nelle gambe. Malgrado questo, Sabalenka è riuscita a fare suoi due game combattuti per andare 6-5 e prendersi il set nel dodicesimo game, per poi allungare 3-0 a inizio del secondo parziale. Trovava sempre più facilmente la via del punto, la sua aggressività aveva meso resistenza dall’altro lato della rete e anche quando è scivolata sul 15-40 (3-1 in suo favore) è rientrata servendo molto bene e affidandosi all’uno-due servizio e dritto. Mertens non è riuscita ad allungare l’incontro, cedendo per la seconda volta nel set la battuta sul 2-5 e per la bielorussa è arrivato l’ottavo titolo in singolare in carriera, il secondo consecutivo. Soprattutto, per la prima volta termina la stagione da numero 10 del ranking WTA mentre Mertens, per il terzo anno consecutivo, riesce a stare nelle prime 20 del mondo pur perdendo la seconda finale della sua stagione. Da parte sua, però, c’è tanta costanza e alcuni picchi che le danno belle soddisfazioni come la semifinale nel Western & Southern Open, i quarti di finale allo US Open e questi piazzamenti nei tornei minori.
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