A distanza di poco più di una settimana i due finalisti di Bercy sono nuovamente opposti sul campo. Zverev cerca la rivincita ma è sicuramente distratto dalle sue vicende extra campo e dal recente comunicato anti-violenza dell’ATP. Medvedev sta vivendo un ottimo periodo di forma e a testimonianza di ciò ha per l’appunto vinto l’ultimo 1000 di stagione e il terzo, tutti sul duro, sugli ultimi sei giocati a cavallo tra la fine del 2019 e questa pandemica stagione 2020.
Gli scontri diretti recitavano 5-2 in favore del tedesco, ma sono molto interessanti e intrecciati gli ultimi 3. In ordine il più recente è la finale vinta dal russo a Bercy, in rimonta dopo aver perso un primo set combattuto. Segue l’incontro nel round robin giocato qui la stagione passata, vittoria di Zverev in due set, con il russo che tornerà a casa con 3 sconfitte totali. Ma il terzultimo match giocato a Shanghai, la prima vittoria in carriera del russo contro il tedesco, è stata netta e giunta ancora una volta in una finale 1000 a dimostrazione che Medvedev non ha alcun timore reverenziale e che i precedenti datati prima del 2019 sono una storia vecchia.
In campo l’equilibrio c’è, ma è ancora una volta il russo come recentemente sempre accaduto ad avere un qualcosa in più rispetto al tedesco. Entrambi i parziali sembrano recitare lo stesso copione, scambi serrati che si concludono più facilmente con degli errori forzati che vincenti, ma Daniil sembra più in controllo, più sicuro di se stesso e come evidenziato settimana scorsa più a suo agio contro l’avversario di quanto quest’ultimo non lo sia contro di lui.
La situazione del girone chiaramente si complica per il campione del 2018 che si ritrova con zero vittorie e zero set vinti e dovrà ancora affrontare Djokovic. Medvedev invece potrebbe già festeggiare il matematico passaggio del turno, ma dovrà superare il numero uno del mondo mercoledì, Djokovic che ha fatto carne da macello di Schwartzman nel pomeriggio.
Il match è tirato ed equilibrato sin dai primi game. Sino al due pari tutti i giochi terminano ai vantaggi e con concessione di palle break, i due contendenti si scambiano anche un break nel gioco di esordio al servizio. Ad uscire meglio da questo tunnel è Medvedev che tiene i successivi due turni di servizio senza concedere palle break, allungando sul 5-2. Nel sesto gioco Zverev non ha ancora sistemato il servizio e il suo turno di battuta finisce ancora ai vantaggi, concede ancora palle break e stavolta il russo converte, ritrovando il dritto vincente che era mancato qualche minuto prima. L’incontro resta ancora tirato, ma seguendo il normale turno dei servizi Medvedev conquista il primo parziale per sei giochi a tre.
Nel secondo l’equilibri tiene, stavolta con i due che hanno sistemato il servizio, al 3 pari. Nel settimo gioco con Zverev al servizio un nastro fortunato di Medvedev e un paio di scambi comandati dal russo fanno ripiombare il tedesco in inferiorità e concede break sparando lungo un dritto durante lo scambio. Il game successivo il russo si permette di allungare sul 5-3 servendo sul 30 pari da sotto, chiamando a rete l’avversario e passandolo. Il match si conclude rapidamente con entrambi che tengono i rispettivi due turni di servizio, per il russo equivale anche a vincere l’incontro e sua prima vittoria al Master in appena un’ora e ventinove minuti.
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