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WTA Cincinnati: il gran finale è tra Osaka e Azarenka, si arrendono Mertens e Konta

Si è tornati a giocare a New York dopo la pausa e gli scenari complicati che hanno vista protagonista Naomi Osaka. La giapponese voleva ritirarsi per unirsi alla protesta dei giocatori di NBA nei confronti della polizia statunitense ma ha desistito dopo un confronto con la WTA e la USTA, nel frattempo però l’eco del loro boicottaggio ha fatto il giro del mondo.

Non basterà questo momento comunque simbolico dove tennis e basket, maschi e femmine, si sono fermati a cambiare le sorti di un problema sociale troppo grande, ma come voleva Osaka questa pausa è servita a concentrarsi su argomenti più importanti di una partita di tennis. Oggi, alla ripresa, la giapponese è scesa in campo indossando una t-shirt nera con il pugno chiuso e la scritta Black Lives Matter.

La numero 4 del seeding, ultima delle quattro top-10 ancora in gara, ha giocato una partita abbastanza strana. Non era scollegata dal match come contro Anett Kontaveit, ma al servizio aveva molte più difficoltà di quanto il primo set e l’inizio del secondo raccontassero. Era avanti, a un certo punto, 6-2 2-0 ma Elise Mertens stava comunque giocando bene e stava contenendo i colpi migliori dell’avversaria e arrivava spesso a palla break. In quelle occasioni, a fare la differenza, era la maggior qualità di Osaka che elevava il proprio tennis e spesso metteva in campo la prima. Fino al 6-2 2-0, infatti, la percentuale di prime palle in campo era nettamente più alta che nei turni precedenti, arrivando quasi al 60%.

Mertens, in ogni caso, merita tanti applausi perché non ha mai mollato la presa e una volta sbloccatasi nel punteggio è tornata prepotentemente a fare gara di testa recuperando il break e salendo sul 4-2 con un altro turno di risposta vinto. I suoi numeri finali parlano chiaro: 30 vincenti, 27 errori gratuiti contro i 27 vincenti e 30 gratuiti dell’avversaria. Elise controllava spesso gli scambi e Osaka doveva superarsi per uscirne con il punto in suo favore. La belga ne limitava le sbracciate di dritto il più che poteva e serviva tante prime. Ha perso il break sul 4-3, sul 4-4 non ha sfruttato otto chance di andare avanti col servizio. L’unica su cui poteva realmente fare qualcosa, malgrado lo 0-40, era la sesta dove si stava ancora scambiando senza troppa velleità quando ha deciso di uscire col rovescio lungolinea mettendo però la palla sotto al nastro. E comunque stava gestendo molto bene il momento, mostrandosi sempre molto più propositiva e capace di sopperire a questi momenti di pressione con ottimi game tenuti sul 4-5 e 5-6, dove ha salvato un primo match point con una voleè bassa molto ben giocata.

In quelle fasi Naomi è sembrata accusare un fastidio alla coscia sinistra dopo un allungo, ma per sua fortuna nel tie-break ha evitato un terzo set rientrando da 4-5 con due ottimi dritti, i primi probabilmente dell’intero parziale, che le hanno dato il secondo match point, il primo col proprio servizio, con cui ha chiuso la partita. Domani, alle 17 ora italiana, il gran finale contro una ritrovata (almeno per questa settimana) Victoria Azarenka.

Enorme la prestazione della bielorussa quest oggi, perché affrontava un’avversaria che era apparsa più “in palla” di lei tra ottavi e quarti di finale, perché non giocava più partite di questo livello da almeno due anni e una finale a questo livello mancava da Miami nel 2016, torneo nel quale aveva appena cominciato la gravidanza. Oggi un grande risultato maturato in rimonta, un 4-6 6-4 6-1 che ha molto della vecchia Azarenka: letale e asfissiante in risposta nel momento in cui ha cominciato a ingranare, dopo un primo set combattivo ma senza particolari scintilli. Preso il primo break in suo favore nel secondo set ha progressivamente innalzato il livello, tagliato molto meglio il campo per colpire in lungolinea  e togliere il tempo all’avversaria, cominciare un pressing non realizzatosi sul 5-3 ma un game dopo, mettendo ottime risposte e prendendosi il 6-4. A inizio del set decisivo, dopo una palla break mancata sull’1-0, si è involata con cinque game consecutivi dall’1-1. Una vittoria domani e sarebbe di nuovo top-30 per la prima volta da metà marzo 2017.

Risultati

[4/WC] N. Osaka b. [12] E. Mertens 6-2 7-6(5)
V. Azarenka b. [8] J. Konta 4-6 6-4 6-1

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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