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Osaka troppo brutta per essere vera: Gauff elimina la campionessa dell’Australian Open

C. Gauff b. [3] N. Osaka 6-3 6-4

Nella stessa giornata in cui l’Australian Open perde Serena Williams, anche Naomi Osaka crolla inaspettatamente nel proprio match di terzo turno nella sfida contro Coco Gauff. Una giapponese quasi irriconoscibile ha buttato la partita con 30 errori gratuiti in un’ora di gioco, esattamente la metà dei punti fatti da Gauff, bravissima nel tenere il campo e rigiocare bene la palla in alcune circostanze ma che a un certo punto raccoglieva i tantissimi regali della numero 3 del seeding.

Una prestazione quasi incredibile, e non in senso positivo, della campionessa in carica, che lascia il torneo troppo presto rispetto alle ottime prestazioni degli ultimi mesi. A memoria è difficile ricordarsi una prova così negativa come stasera e forse bisogna tornare a quella di Dubai contro Kristina Mladenovic, in un contesto però completamente diverso perché alla prima uscita da numero 1 del mondo e con tutti gli occhi della critica addosso per la brusca interruzione del rapporto con Sascha Bajin a fine di febbraio dello scorso anno.

Oggi Osaka ha dato l’equivalente di un 30-0 di vantaggio alla sua avversaria in gran parte dei game giocati. E i numeri non erano malvagi, fino al 4-3 Gauff, con alta percentuale al servizio con la prima in campo e nei punti raccolti, ma dall’ottavo game il castello è crollato in maniera che è piuttosto difficile da spiegare con certezza. Nel secondo punto ha deciso di giocare uno smash con la palla in fasce ascendente dopo un rimbalzo irregolare a causa di una stecca dell’avversaria in risposta. La palla è finita in corridoio. Dal 30-15, invece, è cominciato un fiume di errori non da lei: il rovescio l’ha abbandonata quasi subito, con le palle che non le stavano più in campo e terminavano tutte malamente sotto al nastro. Un po’ imprecisa, un po’ ferma con le gambe, regalava il break e altri 4 punti per il 6-3 Gauff.

Coco, che ancora ha 15 anni, quasi sembrava capire che la partita non dipendesse necessariamente da lei. C’era buon gioco da parte sua, bravura nel tenere vivi gli scambi e resistere nel braccio di ferro, ma al di là di qualche sporadica circostanza alle volte le bastava veramente poco per prendersi il punto. Gli ultimi game sono stati un insieme di errori gratuiti arrivati anche troppo velocemente per cercare una soluzione, e Gauff abbastanza nettamente ha portato a casa il set d’apertura.

Il secondo è partito nello stesso modo. Altri errori della giapponese, molti cercando di forzare su palle senza grandi velleità, e Gauff saliva avanti di un break. Naomi reagiva e recuperava il break, ma non c’era lo scatto in più che potesse permetterle di girare una partita dove era favorita e aveva sulla carta grande vantaggio su entrambe le diagonali per spezzare la resistenza della statunitense. Coco ancora ha tanta strada da fare (come giusto che sia se la tua carta d’identità dice 13 marzo 2004) per costruire un gioco offensivo, ma anche per far scorrere la palla in maniera pericolosa. Sta servendo bene, forte, ma non c’è una via per cui Osaka doveva soccombere, a inizio partita. La giapponese invece ha rovesciato completamente la situazione entrando in una spirale molto negativa.

In risposta, malgrado per qualche game sia stata avanti, non è stata capace di fare concretamente pressione e Gauff, superati due turni di battuta potenzialmente delicati, ha trovato un nuovo break ancora con tanti gratuiti della sua avversaria. Rimanendo concentrata e senza tremare, e questo è probabilmente il punto migliore della sua serata, è salita 5-3 e sul 5-4 non ha avuto il minimo tentennamento per chiudere una partita per lei molto importante perché è la prima vittoria contro una top-10 in carriera.

(aggiornamenti a breve)

Diego Barbiani

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